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L’Ilva potrebbe riconfigurare gli impianti nell’arco di 18 mesi

“L’Ilva di Taranto, nell’arco di 18 mesi, potrebbe riconfigurare i propri impianti, rendendoli meno inquinati, e liberando la Puglia dalla morsa del carbone”. Lo ha detto ieri Michele Emiliano, durante la conferenza Onu sul clima, a Parigi.
“Esiste la possibilità di produrre grandi quantità di acciaio con tecnologie che riducono l’inquinamento, previa la disponibilità di grandi quantità di gas naturale e di energia elettrica. – ha detto il governatore pugliese – Risorse che non mancherebbero alla Puglia con il gasdotto Tap che porterà metano dall’Azerbaijan all’Italia approdando in Puglia, e che offrirebbe una nuova opportunità di sviluppo per la Puglia liberandola dalla morsa del carbone”.
Quanto all’energia elettrica, Emiliano ha ricordato che “tra centrali termoelettriche e fonti rinnovabili, la Puglia genera un surplus energetico intorno al 60% dell’elettricità prodotta che viene messa a disposizione del fabbisogno energetico nazionale”. Per Emiliano, dunque, l’Ilva potrebbe beneficiare di “una importantissima novità” che “è rappresentata dal processo a riduzione diretta, che consente la trasformazione del minerale in ferro spugnoso, detto Dri (Direct Reduced Iron), con l’utilizzo di gas naturale”. Il Dri, ha precisato, “ha un contenuto maggiore del 90% in ferro metallico, e può essere direttamente utilizzata nella carica del forno elettrico”.

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