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L’autore Antonio Ferrara all’Istituto Pascoli di Matera

Una mattinata piena di emozioni, un confronto interattivo, risate ma anche riflessioni: è stato questo, e molto altro, “L’incontro con l’autore” che ha visto la presenza dello scrittore Antonio Ferrara nel Piccolo Teatro dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” di Matera. L’autore ed illustratore, amatissimo dai lettori italiani di ogni età, insignito nel 2012 del Premio Andersen per la letteratura per ragazzi con il libro “Ero cattivo”, ha incontrato gli alunni di cinque classi della scuola media, per raccontarsi nella sua esperienza di scrittore, ma soprattutto per coinvolgerli, per far capire loro l’importanza della lettura non solo come “passatempo culturale”, ma anche come strumento ideale per guardarsi dentro e per guardare la realtà.     Le storie narrate da Ferrara (“non siate formali -ha detto ai ragazzi- non datemi del “lei”: chiamatemi Nino”) ruotano su problemi di attualità, sulla difficoltà di essere adolescenti oggi, sui tanti ostacoli che, nel proprio percorso di crescita e maturazione, ogni ragazzo può incontrare. “Batti il muro” e “La corsa giusta” sono i libri che le classi II C, II F, II G, III A e III F hanno letto prima di incontrare Ferrara, commentandole in aula con i loro docenti di Italiano; ma tante altre opere hanno toccato il cuore di moltissimi giovani lettori. Perché Ferrara sa parlare ai ragazzi, con le parole, i sorrisi, le pagine dei suoi libri; perché conosce i loro linguaggi, i loro sogni, le loro paure.

“Leggete e scrivete – ha detto, prima di andar via, ai suoi giovanissimi fans – leggere fa bene all’anima, ci proietta in altri luoghi, in altri mondi; scrivere è un balsamo per ogni ferita. Se avete un dolore dentro, anche grande, del quale non riuscite a parlare con nessuno, scrivetelo: basta una pagina di diario. Così tutte le emozioni, anche le più negative, quando le scriverete e le rileggerete, vi sembreranno meno pesanti, e riuscirete ad andare avanti superando meglio tutti gli ostacoli”. Grande l’entusiasmo che ha preso i ragazzi della “Pascoli” dopo quest’incontro. “Antonio è un uomo sensibile, molto brillante, ma modesto, con il quale siamo stati bene, e abbiamo parlato di tanti argomenti, compresi i pericoli nei quali i ragazzi della nostra età possono incappare”, commenta Uccio Santeramo. Gli fanno eco Davide Taccardi e Maria Lucrezia Lasalvia: “Conoscendo la sua fama e i suoi successi, immaginavamo di incontrare uno scrittore “vip”, pieno di sé, un po’ montato, che magari ci avrebbe guardato con aria di superiorità. Invece è stato tutt’altro, una persona amabile che ci ha travolti con la sua simpatia”. “Abbiamo anche scoperto – prosegue Nicola Nota – che molte delle storie che Nino racconta nei suoi libri sono vicende vere, accadute a personaggi reali, anche se lui, come nel caso di “Batti il muro”, il libro che ci ha tanto coinvolto, le romanza un po’”. “Quando si incontra uno scrittore come Antonio – conclude Francesca Lorusso – si capisce il valore della lettura: grazie ai suoi romanzi possiamo “vivere” storie emozionanti, coinvolgenti, adatte alla nostra età ma nello stesso tempo profonde e toccanti”. Ed Enrico Plati, nella massima semplicità, racconta così la “passione” che i libri di Ferrara possono scatenare nei lettori: “Leggo, leggo e rileggo. “Enrico, è pronto il pranzo, vieni!”. Ma io leggo, ancora. “Posa quel libro, vieni a mangiare, Enrico”. “Un attimo, mamma, finisco questo capitolo!”. Non riesco a smettere…è troppo coinvolgente la trama!”

 

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