Convegno di studi bizantini a Vaglio Basilicata
Sabato 2 aprile, alle ore 17, presso il Museo delle Antiche Genti di Lucania, si terrà un convegno di studi bizantini sull’età del patriarca Fozio, con il patrocinio della Regione Basilicata, del Comune di Vaglio Basilicata e della Delegazione di Matera dell’Associazione Italiana di Cultura Classica.Si cercherà di illuminare il quadro storico dell’età del patriarca Fozio. Interverranno per i saluti istituzionali il Consigliere regionale e Segretario dell’Ufficio di Presidenza dott. Mario Polese, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Matera avv. Anna Maria Amenta, il Sindaco di Vaglio Basilicata dott. Giancarlo Tamburrino, il direttore scientifico del Museo Antiche Genti di Lucania, dott. Nicola Barbatelli, il direttore del Museo dott. Giuseppe Pio Musacchio, il presidente della Delegazione di Matera dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, dott.ssa Nicoletta Bruno.
Una serie di interventi di studiosi e giovanissimi studiosi ci guideranno alla scoperta del circolo erudito di Fozio e del suo tempo di splendore e di scisma: il prof. Roberto Romano, bizantinista, docente dell’Università di Napoli “Federico II”, con un intervento sul contributo della Biblioteca di Fozio alla conoscenza della letteratura del mondo antico con particolare riguardo alla “Crestomazia” di Proclo; il prof. Ciro Romano, storico, docente dell’Università di Napoli “Federico II” e della Università di Jvaskyla in Finlandia, ricercatore presso l’Archivio Segreto Vaticano, il quale delineerà, con riferimento alla figura di Fozio, il quadro storico e storico-ecclesiastico dell’Europa del nono secolo; la dott.ssa Roberta Berardi, filologa, laureata in filologia classica presso l’Università di Bari “Aldo Moro”, con una comunicazione su ricerche in corso a proposito della testimonianza foziana sull’epistolario lisiaco; infine, il dott. Carmelo Nicolò Benvenuto, bizantinista, laureato in storia e filologia bizantina all’Università di Roma “Tor Vergata”, con una comunicazione su ricerche in corso sul corpus innografico ignaziano.
Il patriarca Fozio è una delle figure più affascinanti dell’intero millennio bizantino. Uomo di straordinaria cultura, autore di un’opera sterminata, la Biblioteca, viene dipinto dalle fonti a lui contemporanee come una sorta di Faust ante litteram, capace di vendere l’anima al diavolo pur di ottenere la sua sterminata dottrina letteraria e filologica, protagonista di quell’epoca dorata, il nono secolo, in cui si consumò il durevole scisma tra l’Oriente e la Chiesa di Roma, mentre Bisanzio tornava a dominare nelle lontane terre dell’Italia meridionale. Il titolo – “Photius and Company. Alcune riflessioni sul nono secolo bizantino” – vuole essere allusivo appunto alla sterminata acribia letteraria del patriarca e alla sua Biblioteca, con un richiamo attualizzante al nome di una delle più belle librerie di Parigi, la Shakespeare & Company, fondata nel 1919 da Sylvia Beach, al 37 di Rue de la Bûcherie, vicino Place St.Michel, sulla Rive Gauche, e presto divenuta luogo di incontro e di ritrovo dei più grandi intellettuali in visita alla città. Così, in qualche modo, si può immaginare anche il salotto letterario del dottissimo patriarca bizantino, la cui Biblioteca è “un libro che lascia sognare altri libri che non avremo mai la possibilità di leggere”.
Una serie di interventi di studiosi e giovanissimi studiosi ci guideranno alla scoperta del circolo erudito di Fozio e del suo tempo di splendore e di scisma: il prof. Roberto Romano, bizantinista, docente dell’Università di Napoli “Federico II”, con un intervento sul contributo della Biblioteca di Fozio alla conoscenza della letteratura del mondo antico con particolare riguardo alla “Crestomazia” di Proclo; il prof. Ciro Romano, storico, docente dell’Università di Napoli “Federico II” e della Università di Jvaskyla in Finlandia, ricercatore presso l’Archivio Segreto Vaticano, il quale delineerà, con riferimento alla figura di Fozio, il quadro storico e storico-ecclesiastico dell’Europa del nono secolo; la dott.ssa Roberta Berardi, filologa, laureata in filologia classica presso l’Università di Bari “Aldo Moro”, con una comunicazione su ricerche in corso a proposito della testimonianza foziana sull’epistolario lisiaco; infine, il dott. Carmelo Nicolò Benvenuto, bizantinista, laureato in storia e filologia bizantina all’Università di Roma “Tor Vergata”, con una comunicazione su ricerche in corso sul corpus innografico ignaziano.
Il patriarca Fozio è una delle figure più affascinanti dell’intero millennio bizantino. Uomo di straordinaria cultura, autore di un’opera sterminata, la Biblioteca, viene dipinto dalle fonti a lui contemporanee come una sorta di Faust ante litteram, capace di vendere l’anima al diavolo pur di ottenere la sua sterminata dottrina letteraria e filologica, protagonista di quell’epoca dorata, il nono secolo, in cui si consumò il durevole scisma tra l’Oriente e la Chiesa di Roma, mentre Bisanzio tornava a dominare nelle lontane terre dell’Italia meridionale. Il titolo – “Photius and Company. Alcune riflessioni sul nono secolo bizantino” – vuole essere allusivo appunto alla sterminata acribia letteraria del patriarca e alla sua Biblioteca, con un richiamo attualizzante al nome di una delle più belle librerie di Parigi, la Shakespeare & Company, fondata nel 1919 da Sylvia Beach, al 37 di Rue de la Bûcherie, vicino Place St.Michel, sulla Rive Gauche, e presto divenuta luogo di incontro e di ritrovo dei più grandi intellettuali in visita alla città. Così, in qualche modo, si può immaginare anche il salotto letterario del dottissimo patriarca bizantino, la cui Biblioteca è “un libro che lascia sognare altri libri che non avremo mai la possibilità di leggere”.