Sopralluogo su stato lavori ‘Città della Pace’
Un sopralluogo per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori del cantiere lì dove sta per sorgere la “Città della Pace”, un centro per le attività formative e la prima accoglienza dei rifugiati, a Scanzano Jonico. A prenderne parte, questo pomeriggio, insieme al direttore della Fondazione Città della Pace, Valerio Giambersio, anche l’assessore regionale alle Politiche per la persona, Flavia Franconi, che si è complimentata con la struttura per l’ideazione del progetto e le sue finalità.
Dopo la realizzazione della struttura e le finiture esterne, realizzate con un primo appalto finanziato dalla Regione Basilicata attraverso un APQ, si procederà al completamento di un primo lotto del centro con 1,5 milioni di ribasso d’asta. Con un finanziamento Inail, invece, si concluderanno i lavori della restante parte.
La Città della Pace per i bambini in Basilicata nasce da un’idea di Betty Williams, premio Nobel per la pace 1976 che, nel 2003 durante la mobilitazione popolare in risposta al progetto di localizzare un deposito di materiale radioattivo in Basilicata a Scanzano Jonico, intervenne a sostegno di un utilizzo alternativo di questo territorio.
La struttura, in fase di realizzazione nel quartiere Terzo Cavone di Scanzano Jonico, prevede al suo interno un centro di servizi, dotato di sala conferenze, biblioteche, laboratori e foresterie che, al termine dei lavori, sarà un ulteriore supporto alle attività di accoglienza ed integrazione.
Al termine della visita di oggi è stato inoltre illustrato il progetto dell’architetto di fama mondiale, Mario Cucinella: alloggi per rifugiati che costituiranno un villaggio ecologico per accogliere i bambini e le loro famiglie. Uno dei quali sarà realizzato proprio accanto al centro della Città della Pace.
E l’11 maggio, su invito di Betty Williams, si terrà presso la sede Fao a Roma un incontro per ratificare l’accordo che vede due imprenditori privati impegnati a finanziare interamente il progetto di casa accoglienza di Cucinella, da donare poi al Comune di Scanzano. Si tratta di un prototipo innovativo, sostenibile, esportabile in tutto il mondo