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Dialogo sulla vecchiaia presso la Casa per Anziani ‘Sant’Antonio’ di Foggia

Un convegno che si terrà presso la Casa per Anziani Sant’Antonio in Foggia, Lunedì 6 Giugno 2016, e condotto come un dialogo tra relatori, Anziani e partecipanti tutti. Un modo per sottolineare che l’Anziano è una risorsa fatta di esperienza e di saggezza…ha già percorso il cammino della vita e quindi ha qualcosa da dire ai giovani, qualche cosa di importante per la stessa felicità dell’uomo; è una risorsa di capacità e competenze da non buttare, ma da rivalutare a beneficio degli altri. Assegnando all’Anziano un ruolo attivo, è possibile svolgere contemporaneamente un’efficace azione di prevenzione, che lo salvi dal suo decadimento fisico e psichico e una azione a favore della comunità. Il Convegno sarà diviso in tre parti:

  1. Il Volontariato Oggi: Grande impegno profuso in questi anni è dall’Associazione di Volontariato ACS ANTEAS Foggia, presidente Pina d’Addedda Sica. L’ANTEAS è un’associazione di anziani e pensionati, che vogliono ancora essere utili, alla nostra Casa e alla comunità foggiana.

L’Italia sta divenendo sempre più una nazione di anziani. E’ innegabile, infatti, che il fenomeno d’invecchiamento della nostra popolazione è crescente con il risultato di un cambiamento radicale della nostra società e l’insorgenza di problemi nuovi ai quali dare adeguate risposte.
I cittadini italiani che hanno superato i 60 anni sono il 21,5% della popolazione, vale a dire circa 12 milioni di persone con una presenza maggiore al Centro-Nord rispetto al Mezzogiorno. A riguardo – secondo dati Istat – la Regione italiana con la più alta concentrazione di vecchi (over 60, 65 e 80 anni) è la Liguria che registra, per contro, il livello più basso di natalità rispetto alla Campania, definita Regione più giovane d’Italia, con il più alto livello di fecondità.
I grandi centri e le località con meno di due milioni di abitanti sono quelli che registrano il maggior numero di presenze di anziani, con l’evidenziazione di vantaggi e problematiche però diverse: i grandi centri urbani offrono sia i vantaggi dell’esistenza di un maggior numero di servizi sociali ma anche i disagi legati a spese maggiori, condizioni ambientali pessime e una pericolosità di vita maggiore connessa ad una criminalità che nei piccolissimi centri, assai più tranquilli e vivibili, ovviamente non esiste.
Dei 12 milioni di anziani, 6 milioni e 200 mila sono donne e ciò è spiegabile con il tasso di mortalità maschile più alto di quello femminile, infatti, la percentuale delle donne di età superiore ai 75 anni è del 62,3%. Tali differenze comportano stili di vita, problemi e situazioni diversi tra uomo e donna. Le donne in età avanzata si trovano a vivere da sole più degli uomini i quali hanno una maggiore tendenza a risposarsi una volta rimasti vedovi (è il 61,4% degli ultraottantenni contro il 14,8% delle ultraottantenni). Una ricchezza, la loro, in una società dove gli Anziani sempre più aumentano numericamente e anagraficamente.

2.Il “Dono” degli Anziani:“Nella vecchiaia daranno ancora frutti…”.E’ il tema del nostro Convegno. A farne sintesi sarà il Diacono don Francesco Armenti di San Severo, Giornalista e Scrittore, volto noto di Tele Padre Pio. In particolare la parola di Dio ci mostra che la terza età è un tempo per crescere spiritualmente a condizione che guardiamo alla vita nella sua pienezza, senza escluderne la sofferenza e la morte. Consapevoli dei nostri limiti, della nostra povertà e debolezza, ci abbandoniamo come Gesù «nelle mani del Padre», che è Colui che non ci lascia cadere nelle tenebre degli inferi, ma che ci conosce e ci considera preziosi (Is 43,4).
La vita anche nella sua stagione finale può continuare a essere feconda e l’anziano può e deve sentirsi, come il salmista, un vecchio passato attraverso molte lotte e infinite contraddizioni, il cui corpo è diventato ormai resistente e duro come un tronco di cedro o di palma, ma che dentro si sente ancora «vegeto e rigoglioso», capace ancora di «fiorire negli atri del nostro Dio», sempre pronto ad «annunziare quanto è retto il Signore» (Sal 92,14-16).

  1. Si può vivere e “crescere” in una casa di riposo?:La testimonianza di fra Leonardo Civitavecchia, Direttore da 4 anni della Casa per Anziani Sant’Antonio in Foggia, con un unico obiettivo “gestire la Casa per Anziani da Frati Minori con trasparenza e lealtà, e soprattutto ricordare alla Comunità Foggiana che esiste un posto, del quale spesso ci si ricorda solo in momenti particolari, che è invece un luogo complesso di vita, un luogo collocato in un territorio non come “contenitore” di bisogni, ma come servizio; un servizio che, per realizzarsi con completezza, necessita non soltanto dell’impegno e della professionalità di quanti vi operano all’interno, ma anche dell’attenzione, della partecipazione, dell’energia di quanti vivono all’esterno, perché da come queste due realtà si integrano ed agiscono dipende in larga misura la qualità della vita degli Anziani di oggi e di domani”. E ancora: “La nostra Casa in cui l’anziano è protagonista, ma soprattutto luogo in cui l’amore è realtà”.

Al crepuscolo della nostra giornata terrena tutti vorremmo ripetere di noi stessi quello che alla sera della propria esistenza ha scritto un uomo di grande azione che ha vissuto intensamente la propria vita: «Il giorno cala. Si fa sera. La mia vista si affievolisce. Ora vedo tutto dal di dentro. Tutto è più calmo. Assaporo meglio il tempo che ancora mi è stato dato. Nonostante i capelli bianchi, sento con certezza la vita pulsante e la vera gioia nei miei ultimi anni». (JEAN RODHAIN, fondatore del «SecourCatholique» di Francia, citato da THIEL, Vivere da Vivi, 23.). A moderare sarà Domenico Gareri, conduttore televisivo Rai ed esperto di comunicazione sociale.Il convegno sarà ripreso dalla LIFE COMMUNICATION – produzioni televisive e grandi eventi – e trasmessa nella puntata “Camelot la Maestra Televisione” in onda su Padre Pio Tv.

 

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