Altamura-Matera, presentato il comitato scientifico del progetto ‘I percorsi dell’uomo’
“Abbiamo dimostrato che campanilismo e bandiere territoriali non esistono quando c’è un comune intento, quelo di rappresentare il bello delle comunità. Tommaso Fiore ci chiamava popolo di formiche e oggi quel popolo ha creato ciò che il mondo vede e che deve essere valorizzato. Siamo convinti che i profumi e i sapori della nostra terra, insieme a ciò che il territorio offre valorizzato dai giovani, può dare un impulso importante all’Italia. Se ce la facciamo vince l’Europa. E’ una sfida importante in cui noi crediamo”. Così il sindaco di Altamura, prof. Giacinto Forte, ha esordito ieri a Matera in occasione della presentazione ufficiale del Comitato scientifico del progetto “I percorsi dell’uomo”.
“La creazione del comitato tecnico scientifico – ha dichiarato il Sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri – legato al protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune di Altamura rappresenta una missione sul valore scientifico per la rilevazione del patrimonio archeologico del nostro territorio. Il comitato, presieduto da un autorevole esponente, come Massimo Bray, dimostra che è finito il tempo dei boy scout. Bisogna, dunque attivare iniziative concrete – ha proseguito il sindaco – perché il nostro patrimonio culturale vive su alcuni valori che abbiamo individuato nell’agricoltura, ambiente, archeologia e antropologia. Sono le 4 “A” che tengono in piedi le riflessioni di questo comitato. Per l’agricoltura, Matera e Altamura si muovono in simbiosi; l’archeologia, è elemento portante e distintivo dal momento che i nostri luoghi e il radicamento umano sono aspetti più che evidenti. L’antropologia è inoltre uno dei livelli si cui lavorare. L’alleanza con il Comune di Altamura esprime lo straordinario unico ed esclusivo percorso dell’uomo che trova testimonianze straordinarie che vanno salvate, protette indagate e studiate. Ecco il ruolo del Comitato che ufficializziamo oggi. La cultura – ha concluso – non è un dato astratto, ma è un principio praticante. Chi viene nei nostri territori deve comprendere che qui è possibile toccare gli elementi portanti della grande vicenda dell’Uomo”.
Il neo presidente del Comitato, Massimo Bray si è soffermato sugli elementi più importanti di questo progetto dicendosi innanzitutto onorato dall’incarico e aggiungendo: “Questa opportunità è una scoperta e una scommessa. La prima perché stiamo remando quasi controcorrente. Riprendiamo l’articolo 9 della Costituzione che riguarda la tutela del patrimonio artistico così come importante è il valore della cultura, segno di identità . Come ha sostenuto il sindaco de Ruggieri il turismo deve essere consapevole e non basato sul ‘mordi e fuggi’. Queste due città fanno sintesi – ha aggiunto – e mettono in campo una scommessa che fa parte del Paese. Il Parco della Storia dell’Uomo e il Museo archeologico nazionale lanciano la vera sfida. L’incontro con Paolo Manicone e Michelangelo Camardo, poi, mi ha colpito per la loro passione per la loro convinzione che la cultura sia valore e quindi direi che ci sono tutit i presupposti per creare un progetto che lasci strutture, che faccia crescere il territorio e dimostrare che il Sud sa disegnarsi il futuro”.
Paolo Manicone, consigliere delegato dal sindaco de Ruggieri è intervenuto subito dopo sottolineando: “Con Codice 21 portiamo avanti da tempo questo progetto. La cultura che si muove nel nostro territorio dimostra che noi siamo i figli della storia dell’Uomo; si tratta di un filo conduttore che unisca l’area murgiana più vasta”. Confermata anche da Tommaso Loizzo dell’associazione altamurana Ascut, l’intenzione di procedere in modo operativo: “Siamo stati tutti coinvolti dalla passione di Camardo e Manicone. E’ stata questa la forza che ci ha unito. Il territorio è molto ampio e delinea profili molto ampiii. Insieme dobbiamo intervenire in queste aree con un progetto che andrà avanti all’unisono conducendolo in Europa”.
Per Michelangelo Camardo, presidente dell’associazione Codice 21, la scoperta portata avanti rappresenta un momento molto importante: “Ho sempre pensato che a questo luogo mancasse qualcosa. E’ questo che mi ha indotto a scoprire ciò che noi ancora non sappiamo e così, con caparbietà si è comrpeso che in questo territorio c’è molto da sapere sulle origini dell’Uomo. L’Uomo di Altamura è stato catalogato come un fossile – ha spiegato ancora – ma noi abbiamo qualche traccia che ci fossero segnali di capacità culturali che nessuno finora ha preso in considerazione. Si tratta di elementi tuttora presenti e che meritano di essere consegnati alla comunità scientifica”. Infine l’intervento del prof. Filippo Lemma, delegato del sindaco di Altamura ha aggiunto: “Oggi stiamo concretizzando il sogno di anni di battaglie degli operatori culturali che si sono trovati davanti a queste scoperte che era necessario trasformare in cultura e ricchezza da offrire al mondo”. Il comitato scientifico è così composto:
Massimo Bray presidente, Raffaello de Ruggieri e Giacinto Forte presidenti onorari, Michelangelo Camardo (presidente dell’associazione Codice 21), Paolo Manicone (consigliere delegato dal sindaco di Matera), Tommaso Loizzo (presidente dell’associazione Ascut di Altamura), prof. Filippo Lemma (delegato del sindaco di Altamura).