Carenza di operatori socio-sanitari presso l’Asl Taranto-Brindisi. La nota della CISL FP
Alla Cortese Attenzione Presidente della Regione Puglia
Assessore alla Salute Reg.Puglia Assessore alla Formazione Reg.Puglia
Consiglieri Regionali di Area Ionica
Sindaco di Taranto
Direttore Generale Asl Taranto Direttore Amministrativo Asl Taranto
Direttore Sanitario Asl Taranto
pc
Amministratore Unico Sanitaservice Asl Taranto
PER CORTESE DIFFUSIONE A TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE
Oggetto: Riqualificazione OSS / Società Strumentali
Con i finanziamenti del fondo sociale europeo la Comunità Europea per il tramite della Regione Puglia ha promosso ed attuato progetti formativi di riqualificazione per operatori socio sanitari (avviso n.1/2014), già in servizio presso Enti o Aziende accreditate.
Riqualificazione che nel 2015 ha riguardato anche il personale della società in “house” in servizio presso l’Asl di Taranto, in possesso della qualifica di “ausiliario socio sanitario”, per un importo di spesa complessivo di circa un milione e mezzo di euro.
Oggi accade nel silenzio di tanti qualcosa di veramente “kafkiano”, ovvero con la carenza di operatori socio sanitari che vige all’interno delle strutture nessuno sta tenendo conto di questa esperienza acquisita e i lavoratori già formati continuano a svolgere (già da un ventennio) la loro attività di ausiliariato di base, mentre queste figure vengono assunte “dall’esterno” tramite un avviso pubblico non contestualizzato e ormai di remota memoria.
Un paradosso ?
Si, se solo le politiche di gestione delle risorse umane in ambito locale e regionale si allineerebbero con quelle della formazione , dei bisogni assistenziali, sulla valorizzazione del patrimonio umano esistente, sulle scelte di reclutamento del personale più economiche e vantaggiose.
Un’azienda che recluta totalmente “dall’esterno” figure OSS e poi nel proprio organico detiene già personale “formato” (con pari qualifica) crea un effetto cosiddetto “ a doppione”, sopprime e demotiva le aspettative di valorizzazione degli aspiranti OSS, crea situazioni di “conflittualità” e confusione all’interno dei team assistenziali, sbilanciamento e perdita nelle differenze retributive in busta paga, rivalse e contenziosi.
Pertanto la Cisl di Taranto e Brindisi solleva la problematica in ambito regionale affinchè si finalizzino immediatamente scelte ed indirizzi che tengano conto della continuità formativa di questi dipendenti, del new-age acquisito, delle riserve negli accessi del pubblico impiego considerando l’area Tarantina affine al decreto sulla “Terra dei fuochi”, del completamento della formazione con l’istituzione di nuovi corsi di aggiornamento per il restante personale (ultima internalizzazione), che discuta alternative di stabilizzazione avverso i modelli “no core” delle società strumentali, che metta ordine nella classificazione di detto personale e soprattutto che lo “status quo” denunciato non resti immutato e cristallizzi nel tempo l’ennesima penalizzazione nei confronti di questi lavoratori e del territorio tarantino. Si resta in attesa di riscontri fattivi e si porgono distinti saluti.
Giorgio Ciaccia Segretario Provinciale CISL FP TA BR
Enrico Bellanova Renzo Sacchetto Coordinatori della Sanità Privata CISL FP TA BR