Le Rivoltelle raccontano il Sud in concerto
A Rende, La rock band tutta al femminile Le Rivoltelle sarà in concerto domenica 25 settembre presso il Parco Giorcelli di Quattromiglia di Rende a Cosenza, in occasione dello StreEATing Music Park Fest del Settembre Rendese, con ingresso gratuito; per l’occasione Le Rivoltelle porteranno sul palco il nuovo singolo “Io non mi inchino”, attualmente in rotazione radiofonica e disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming.
«’Io non mi inchino’ racconta il Sud con gli occhi disincantati di chi quel Sud lo ha visto e subìto sulla propria pelle – affermano Le Rivoltelle – L’idea nasce da una rilettura dell’esperienza di Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro, uomo di grande spessore culturale e di grande umanità che da sempre si batte per denunciare i soprusi e lo strapotere della mafia, non solo in Italia ma in tutto il mondo».
Le immagini evocative suggerite dal brano sono tutte calabresi e rimandano alle processioni religiose, ancora in uso nella provincia, durante le quali si ha l’abitudine di inchinare la statua portata in processione nei pressi della casa dei mafiosi del luogo. Proprio da questa usanza si sviluppa un testo molto forte che denuncia non solo il fatto in sé, ma piuttosto l’atteggiamento remissivo e indolente di chi non ha il coraggio e la forza di ribellarsi.
Ad accompagnare il singolo “Io non mi inchino” è uscito anche un videoclip (visibile al link: https://youtu.be/xN5Z5CQrcts); il concept è stato creato dalla brillante regista italiana Livia Alcade Patanè. La cifra stilistica del videoclip è rappresentata dalla scelta del bianco e nero retrò e da una ispirazione vintage. Il punto focale è lo sguardo dei bambini, attori protagonisti assieme alla band. Raccontare la canzone attraverso lo sguardo innocente dei bambini trasferisce all’intero progetto un allure romantica e dolce ma allo stesso tempo ancora più forte e convincente. La simulazione di atteggiamenti mafiosi e la riproposizione da parte dei bambini di alcuni comportamenti tipicamente malavitosi è molto toccante e rappresentativo dell’idea iniziale. La speranza che i bambini possano con la loro purezza primordiale salvarci dall’orrore e dalle brutture della vita è la logica conclusione.