150 aziende lucane ‘sposano’ la tecnologia T3 Innovation
La Regione Basilicata è la prima amministrazione ad essersi dotata di una struttura di innovazione e trasferimento tecnologico, T3 Innovation, per attuare la Strategia di Specializzazione Intelligente (S3), un complesso di azioni e interventi finalizzati a rendere le dinamiche di ricerca e innovazione fruibili su tutto il territorio, per generare valore socio-economico e maggiore competitività. Oggi, T3 Innovation, fortemente voluta dalla Regione Basilicata, a meno di un anno dall’avvio della sua operatività (settembre 2017), grazie alle competenze specialistiche del suo team e a un costante contatto con il tessuto produttivo locale, ha già raggiunto un importante risultato: sono 150 le aziende che hanno avviato un percorso di innovazione, beneficiando dei servizi di consulenza strategica e gestionale offerti dalla struttura.
Un risultato reso possibile anche dalle politiche strategiche regionali e dal supporto del raggruppamento di imprese che coordina le attività di T3 Innovation: la multinazionale PwC, Noovle – premium partner di Google, Reti – agenzia di comunicazione e I3P – incubatore del Politecnico di Torino.
“T3 Innovation – ha detto Roberto Cifarelli, assessore alle Politiche di sviluppo della Regione Basilicata – rappresenta una grande opportunità per l’interno territorio e che tutti dovrebbero cogliere. Gli imprenditori lucani possono avvalersi gratuitamente della consulenza specialistica di un team di esperti che sono in grado di individuare la migliore soluzione per rendere la propria azienda più competitiva, adottando le dinamiche, ormai imprescindibili, dell’industria 4.0. In poco meno di un anno – conclude Cifarelli – l’innovazione è entrata in 150 aziende e sono certo che questo numero continuerà a crescere”.
Le 150 aziende, distribuite tra provincia di Matera e Potenza, appartengono alle 5 Aree di Specializzazione individuate dalla S3 regionale: il 15% si colloca nell’Aerospazio, stessa percentuale per l’Automotive, il 21% nella Bioeconomia e nell’Energia, il 28% nell’Industria culturale e creativa. Le esigenze di innovazione rilevate fanno principalmente riferimento alla valorizzazione degli scarti di produzione, anche nel rispetto del modello dell’economia circolare; aumento della durabilità (shelf-life) dei prodotti alimentari, sviluppo di nuovi prodotti, puntando sia soluzioni che implementino le più moderne tecnologie – dall’Internet delle cose (Iot) all’intelligenza artificiale -, sia sostenibili e non impattanti sull’ambiente. Ma anche creazione di prototipi digitali che diano valore economico alla mole di dati generati dai processi produttivi.
A fronte di tali esigenze, T3 Innovation ha offerto supporto nella definizione di progetti di sviluppo sperimentale e di valorizzazione tecnologica, anche attraverso la verifica di soluzioni per la tutela della proprietà intellettuale. E creato sinergie con partner scientifici che, con le loro attività di ricerca, possono fornire soluzioni all’avanguardia, ma anche con player internazionali per favorire percorsi di internazionalizzazione.