Confapi Matera e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs, insieme per la legalità negli appalti della vigilanza privata e dei servizi
Il settore della vigilanza privata in Basilicata è in fibrillazione. Il sistema di aggiudicazione delle gare al ribasso adottato nei numerosi appalti pubblici e la necessità di stabilire regole comuni per tutti gli istituti di vigilanza hanno creato apprensione nelle imprese locali, da sempre rispettose delle leggi e dei contratti collettivi di lavoro.
Per discutere del tema degli appalti pubblici Confapi Matera, Associazione maggiormente rappresentativa in Basilicata nel settore della vigilanza privata, e i Sindacati regionali di Categoria FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTUCS, si sono incontrati ieri a Potenza per lanciare congiuntamente l’allarme sullo svolgimento di
gare d’appalto affinché venga garantita parità di condizioni a tutte le aziende del settore, con grave pregiudizio per le imprese sane.
In particolare, l’Associazione e i Sindacati invitano le stazioni appaltanti a vigilare sui criteri di valutazione della congruità delle offerte e sul rispetto del CCNL sottoscritto dalle associazioni maggiormente rappresentative, con un’attenzione speciale per il rispetto del DM 269/2010, disciplina specifica del settore della vigilanza. Il tema
tuttavia riguarda l’intero settore dei servizi, dove il costo della manodopera è preponderante e dove maggiormente si annidano i rischi di elusione della legge.
Anche la diffusione del sistema degli appalti al ribasso continuo, va a discapito della sicurezza dei lavoratori e della qualità del servizio offerto, causando squilibri finanziari nelle imprese e andando a discapito della pubblica amministrazione.
Nei prossimi giorni Confapi Matera FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS di Basilicata
chiederanno a tutte le Istituzioni a vario titolo competenti di sottoscrivere un protocollo d’intesa per una presa di coscienza del problema e per una maggiore vigilanza sul rispetto delle leggi e dei contratti collettivi di lavoro, contrastando l’applicazione di contratti firmati da organizzazioni non rappresentative con riferimento
ai trattamenti minimi contrattuali che stanno determinando una concorrenza sleale nel settore della vigilanza privata e dei servizi in generale.
Tali agevolazioni, infatti, creano una disparità di trattamento tra le imprese che
rispettano le leggi in materia e le aziende che derogano ai trattamenti minimi
contrattuali, ottenendo un ingiustificato vantaggio nella partecipazione alle gare di
pubblici appalti.
Pertanto, Confapi Matera e i Sindacati di Categoria sollecitano le Istituzioni competenti
a vigilare sul rispetto delle norme salariali e contrattuali, ma anche sul rispetto della
normativa statale sui requisiti tecnici e amministrativi.
Analoghe preoccupazioni vengono espresse nel caso dei cambi di appalto, per il
mancato rispetto della cosiddetta clausola sociale, cioè quella che garantisce il
passaggio del personale in forza dall’impresa uscente a quella subentrante.
E anche in questo Confapi Matera e Sindacati hanno un interesse comune, che è
quello della tutela dei lavoratori e delle imprese, ma soprattutto del rispetto della
legge e della concorrenza leale.
In mancanza di passaggio del personale l’impresa uscente è costretta a dichiarare un
esubero che la potrebbe portare o a licenziare, quindi a penalizzare i lavoratori, o ad
accollarsi i dipendenti che l’azienda subentrante si rifiuta di assumere, quindi a subire
un danno economico ingiustificato.
Le parti, auspicano ogni azione volta alla salvaguardia dell’imprenditoria sana, pur nel
rispetto del libero mercato, e alla difesa dei livelli occupazionali.
L’azione congiunta dell’Associazione e del Sindacato, che viene sintetizzata in questo
documento ma che si esplicherà nelle sedi istituzionali competenti e darà luogo a
condotte consequenziali nel pieno rispetto della legge, mira a tutelare gli interessi,
rispettivamente, delle imprese e dei lavoratori, che mai come in questo settore sono
comuni e si basano sulla crescita delle aziende e sull’incremento dell’occupazione
locale.