1° Sinodo della Chiesa di Matera-Irsina, l’intervento del segretario Lombardi
Ieri, a Matera, in occasione della cerimonia di apertura del 1° Sinodo della Chiesa di Matera-Irsina, l’intervento del segretario del Sinodo mons. Filippo Lombardi che ha relazionato su quanto ha preceduto l’apertura del Sinodo, le difficoltà, le risorse in campo, i propositi della Chiesa di Matera-Irsina.
Lombardi: “Carissimi do il mio Benvenuto a tutti: al Popolo santo di Dio protagonista del Sinodo, Chiesa in cammino nelle varie comunità, associazioni e movimenti, e che insieme forma l’unica Chiesa di Matera – Irsina; ai delegati al Sinodo, sacerdoti, religiosi e religiose e laici, che avremo la responsabilità di ascoltare, discernere, individuare vie nuove per l’annuncio del Vangelo in questo nostro tempo;
al Carissimo Padre Arcivescovo che ci ha convocati per condividere con lui la gioia e la responsabilità della guida della nostra Chiesa;
a S. E. Mons. Salvatore Ligorio, già nostro arcivescovo e ora Metropolita di Basilicata, che ci onora della sua presenza orante e che, dopo la Visita
Pastorale durata ben quattro anni dal 2011 al 2015, stava maturando la decisione di proporre un Sinodo;
agli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi delle Chiese di Basilicata, S.E. Mons. Vincenzo Orofino, S.E. Mons. Francesco Sirufo, (S.E. Mons. Ciro Fanelli), S.E. Mons. Giovanni Intini, S.E. Mons. Michele Scandiffio, S.E. Mons. Agostino Superbo, S.E. Mons. Rocco Talucci, la Vostra presenza qui esprime visibilmente e testimonia la grande e sostanziale comunione tra Voi Vescovi e tra le Chiese di Basilicata;
al Pastore della Chiesa Battista in Matera, Dott. Luca Reina, con la comunità Battista è in atto da molto tempo un dialogo ecumenico nella preghiera e nell’amicizia;
alle Autorità Civili e Militari presenti con le quali la Chiesa è in dialogo e cammina insieme per realizzare il bene comune.
Un particolarissimo pensiero e ringraziamento va a papa Francesco, che al Convegno di Firenze del novembre 2015 ha incoraggiato le Chiese che sono in Italia a intraprendere un percorso sinodale, “permettetemi solo di lasciarvi un’indicazione per i prossimi anni: in ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni Diocesi e circoscrizione, in ogni regione, cercate di avviare,in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni, specialmente sulle tre o quattro priorità che avrete individuato in questo convegno”
intravvedendo in questo stile di Chiesa sinodale l’urgenza di una conversione pastorale, perché la gioia del Vangelo raggiunga tutti e in modo particolare coloro che vivono le periferie esistenziali.
Un’occasione storica ci vede qui riuniti in questa Basilica – Cattedrale, Chiesa Madre della nostra Diocesi, l’apertura del Primo Sinodo della Chiesa di Matera – Irsina, da quando nel 1976 ha preso questa configurazione, Primo Sinodo dopo la celebrazione del Concilio Ecumenico Vaticano II.
È proprio dal Concilio e dal Convegno di Firenze che la nostra Chiesa ha preso amuoversi nel realizzare l’anno scorso il percorso sinodale studiando l’ Evangelii gaudiume le quattro costituzioni conciliari Sacrosanctum Concilium, Dei Verbum Lumen gentium e Gaudium et spes.
Ora dopo l’indizione del Sinodo avvenuta il 19 maggio 2018 e la preparazione e la consegna dell’Instrumentum laboris siamo pronti per metterci in ascolto di ciò che lo Spirito suggerirà alla nostra Chiesa, in ascolto della Parola fatta carne che è viva ed efficace e che continua a manifestarsi nella carne dei poveri e a parlare attraverso il sensus fidei del popolo di Dio.
Le diciotto sessioni del Sinodo toccheranno alcuni punti essenziali della vita della Chiesa e della vita delle persone destinatarie dell’annuncio evangelico. Partiremo sicuramente dal riscoprire la freschezza e la novità perenne della persona di Gesù Cristo e del suo Vangelo”.