Bradascio ritira la candidatura a presidente della Regione Basilicata e l’adesione a Progetto Popolare
Risulta dal documento conclusivo della riunione del centro-sinistra del 13 gennaio che Progetto Popolare ha condiviso la necessità di partecipare ad elezioni primarie per la scelta del candidato presidente del centro-sinistra alle prossime elezioni regionali.
A sottoscrivere il documento è stato il consigliere Aurelio Pace, contro la volontà del candidato presidente di Progetto Popolare, dottor Luigi Bradascio, e di tutto il gruppo di Matera città.
Da tempo la posizione del gruppo, che si richiama al dottor Bradascio, e che ha contribuito a costruire fino ad oggi Progetto Popolare, è stata più che chiara e in più occasioni espressa attraverso la stampa: Progetto Popolare è una formazione moderata, centrista, riformista, europeista, fondata su valori di solidarietà sociale e di impegno civico non negoziabili, ben differenziata dagli altri movimenti e dagli altri partiti e non disposta a coalizzarsi con essi. Pronta ad accogliere quanti si ispirino ai valori del cattolicesimo, quanti provengano dal mondo dell’associazionismo e del volontariato, dalle professioni e dalla società civile, vuole rispondere ad attese e speranze di vaste aree della popolazione che spesso si sono astenute dall’andare a votare e che stanno vivendo un momento di delusione e disorientamento.
Per tutte queste ragioni l’iniziativa del consigliere Pace ha colto di sorpresa l’intero movimento e in modo particolare il dottor Bradascio che ha manifestato amarezza e delusione. Tanto più che, come risulta ampiamente dai resoconti giornalistici e da prese di posizione ufficiali sulla scelta delle elezioni primarie, ci sono troppe e pesanti opposizioni interne al Pd che mettono seriamente in discussione l’elemento essenziale della partecipazione popolare.
Non può che conseguirne, seppure molto a malincuore, la decisione di ritirare la propria candidatura a Presidente della Regione Basilicata e la stessa adesione a Progetto Popolare.
Il dottor Bradascio e tutto il gruppo di materani che a lui fanno riferimento valuteranno nei prossimi giorni l’opportunità di proseguire la strada intrapresa, eventualmente con la creazione di un movimento autonomo.