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5 maggio, la Giornata Internazione dell’Ostetrica

La data del 5 maggio è dedicata in tutto il mondo alla figura dell’Ostetrica e Ostetriche. E, in tale data, cade ‘La Giornata Internazionale dell’Ostetrica’ promossa dall’ICM (International Confederation of Midwives – Confederazione Internazionale delle Ostetriche). Obiettivo dichiarato dell’evento è rinsaldare e promuovere la campagna globale finalizzata ad evidenziare e diffondere il fondamentale ruolo svolto dalle ostetriche nella tutela e promozione della salute delle madri e dei loro figli. Quest’anno lo slogan della campagna dell’ICM continua ad essere ‘Il mondo ha bisogno di ostetriche ora più che mai!’ E’ la considerazione che si può fare dopo un’analisi della situazione del territorio anche in Basilicata.

L’ostetrica è riconosciuta come la professionista responsabile che opera in ‘partnership’ con le donne, fornendo loro supporto, cura e consigli durante la gravidanza, il travaglio di parto e nel post partum, l’assistenza al parto sotto la propria responsabilità, prestando cura al neonato e al bambino. Questa attività assistenziale comprende la prevenzione, la promozione del parto fisiologico, l’identificazione di complicanze a carico della madre e del bimbo, l’accesso a cure mediche o ad assistenza appropriata e il ricorso a misure di emergenza. Un’ostetrica può esercitare la professione a domicilio, sul territorio, negli ospedali, cliniche o strutture sanitarie. E’ la figura principale del ‘triangolo’ madre-padre-cucciolo, e oggi più che mai alla luce di questa politica di giusta allocazione delle risorse, risulta la figura professionale più competente a cui fare spazio.

Ma in Basilicata neanche il 10% dei consultori la annoverano nell’equipe, al 118 non compare, negli ospedali è garantita la sua presenza prevalentemente in sala parto, i reparti di degenza sono affidati agli infermieri, gli ambulatori specialistici, le sale operatorie e i nidi subiscono la stessa sorte. Il ‘San Carlo’ di Potenza, ospedale di riferimento in regione, promotore assieme all’Università Cattolica della formazione, ne laurea circa 10 l’anno.

Ecco perché la giornata internazionale delle ostetriche deve essere l’occasione per ricordare ai manager della sanità lucana l’importanza di questa figura professionale, che non può e non deve essere sostituita con altre professioni sanitarie non specialistiche. L’ostetrica come si rileva dalle evidenze scientifiche assume un ruolo strategico nel ridurre l’eccesso di ospedalizzazione e di ricorso a taglio cesareo riportando alla fisiologia l’evento nascita, con maggiore soddisfazione della triade e con notevole risparmio di spesa sanitaria.

 

 

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