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‘50 sfumature di narcisismo’, se n’è parlato mercoledì sera a Potenza al Cad

‘50 sfumature di narcisismo’ sotto i riflettori per esplorare una delle sfaccettature più evidenti e più diffuse nell’essere umano, non inquadrabili soltanto in un’unica definizione del comportamento vanitoso ma anche come disturbo di personalità se risulta essere eccessivo. Richiamando ironicamente il titolo di una recente pellicola uscita nei cinema, il Dipartimento di Psicologia del Centro d’Ascolto del Disagio (Cad) ‘Potenza Capoluogo’ ha voluto organizzare un seminario informativo che si è tenuto mercoledì sera nella sede del sita in via Mazzini 4. Erano presenti al tavolo dei relatori: la presidente dell’associazione e sessuologa, Mariateresa Muscillo, il vicepresidente e avvocato, Fabio Baldissara, le due psicoterapeute analitico-transazionali: il Capodipartimenti Cad Fabiola Santicchio e il responsabile Dipartimento Psicologia Federica Mancusi.
Il vicepresidente Baldissara ha aperto l’incontro, prima di procedere allo sviluppo della fase seminariale, illustrando al nutrito pubblico presente in sala le attività dell’ente associativo svolte fino ad oggi e il programma delle iniziative prossime. Dopo i saluti spazio al focus sul narcisismo al via con la relazione della psicoterapeuta Federica Mancusi che ha affrontato l’argomento, nel corso della serata, inquadrando l’atteggiamento del ‘Narciso’ come espressione di un amore sano verso di sé ed alimentato nel rispetto dell’altro, fino ad arrivare al disturbo patologico, caratterizzato dal desiderio di affermare se stessi anche a discapito degli altri, sfruttandoli e non rispettandone i bisogni rasentando l’antisocialità. “Nel narcisista – ha spiegato Federica Mancusi – è rintracciabile una sorta di ipervigilanza ossia in colui che resta in disparte temendo critiche che possano mettere in discussione l’immagine già deficitaria che egli ha di sé. E’, inoltre, importante considerare come aspetto narcisistico ma accettabile quello che avviene nei primi mesi-anni di vita quando il bambino percepisce solo i suoi bisogni da soddisfare. In questo caso, la famiglia, o comunque chi si prende cura, avrà un ruolo importante nel guidarlo affinchè egli possa maturare un sano amore verso sé e verso il prossimo”.
Dietro la dinamica narcisistica si celano cronici stati emotivi di vuoto e disperazione, per cui la persona, in preda a tale sofferenza, cerca di fronteggiare tali vissuti innominabili, attraverso primitivi processi di idealizzazione di se stesso e degli altri. “Narcisismo prima ancora che grandiosità, è disperazione”: così lo ha poi definito il CapoDipartimenti del Centro d’Ascolto del Disagio, Fabiola Santicchio. Secondo quanto rivelato, successivamente, dalla sessuologa Mariateresa Muscillo, un ‘narciso’ avrebbe relazioni intime solo con un altro narciso.
“Nella fase dell’innamoramento – ha proseguito – il partner viene percepito come “amico” in quanto due persone si incontrano e si incastrano su temi cari ad entrambi. Il rapporto è scandito da momenti di importante complicità ma soprattutto da crisi, separazioni, dispetti e in vere e proprie tragedie”. Passando poi alle differenti manifestazioni nel genere maschile e femminile, la Muscillo ha spiegato che “gli uomini narcisisti hanno una sessualità promiscua compulsiva tipica di un Casanova sfuggendo da rapporti sentimentali e, spesso, sono vittime di ansia da prestazione. Per quanto riguarda le donne – ha infile concluso – il disturbo inibisce il loro desiderio sessuale tanto da raggirare l’intimità”.

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