80 ore continue di musica elettronica con volume da sballo nelle Murge di Sant’Oronzo
E’ accaduto: una festa attrezzata all’aperto il cui flusso continuo di
rumore, amplificato dalla conformazione del canyon, ha provocato
un’irrimediabile alterazione sulla presenza di rari uccelli rapaci che qui nidificano e che solo anni di ricerche potrà quantificare.
Siamo in pieno Parco Nazionale Appennino Lucano, nonché I.B.A.,
importante area per uccelli Europea e soprattutto Zona Speciale di
Conservazione (ZSC “Murge di Sant’Oronzo”).
La gestione lasciata ad un Ente completamente assente sul territorio e la
mancanza del vecchio Corpo Forestale dello Stato ha permesso tutto ciò.
Nessuno è stato in grado di spostarli di qualche km dalla gola, se non a
“rave party” esaurito.
Oramai è diventata un’abitudine fare concerti in natura, in aree protette:
“noi non siamo preoccupati per ciò che si può lasciare sul terreno, bensì per i complessi danni provocati dal lungo ed insopportabile fastidio, alla
biodiversità del sito ed al suo delicato equilibrio, oltre che per il messaggio
errato che questi assembramenti vogliono imporre:
Si prende consapevolezza di un tale ambiente selvaggio solo
apprezzandolo nel suo silenzio”.
Gli organizzatori che hanno abusato della buona fede dei partecipanti,
mistificando tale messaggio, resteranno impuniti!
Mentre invece le istituzioni sul campo perseguite per via mediatica.
Il danno è fatto! Non facilmente e immediatamente calcolabile.
Si poteva evitare?
Ci sono fondi europei proprio per la messa in sicurezza di questi siti,
purtroppo sono ben noti da tempo l’incapacità tecnica, logistica e scientifica
degli uffici comunali, regionali e particolarmente del PNAL.
Volutamente i CUSTODI del CAPOVACCAIO sono VOLONTARI autofinanziati
e non legati politicamente. Questo ci permette di collaborare in modo
neutrale e senza coinvolgimenti o interessi personali con qualsiasi istituzione o attore coinvolto.
Il nostro scopo è tutelare il più integralmente possibile la meravigliosa
biodiversità lucana, salvaguardando specie in via di estinzione come il
Capovaccaio e dedicando tutto il nostro tempo a trasmetterne la bellezza alle future generazioni insieme alle tradizioni e alla magia del mondo rurale di queste “Terre Amare”.
Per foto e video dell’avifauna presente nel sito e/o riguardanti il caso sono
disponibili la PAGINA FB ed il BLOG dell’associazione e dei soci.
Il presidente Luigi Apicella