8,6 milioni di euro destinati alla forestazione nel Marmo-Platano
“La destinazione di ulteriori 8,6 milioni di euro con la recente variazione di bilancio della Regione da destinare al piano di forestazione 2017 non è un elemento esaustivo per rasserenare i lavoratori del comparto che sono preoccupati per il regolare pagamento delle spettanze dovute, come è avvenuto lo scorso anno, e per il raggiungimento delle 151 giornate lavorative, specie dopo l’interruzione delle attività dei cantieri forestali”. Lo ha dichiarato Carmine Ferrone, dirigente Marmo-Paltano. “Del resto a fine maggio c’erano già state le prime avvisaglie della tensione con lo stato di agitazione spontaneo degli operai forestali di Muro Lucano. Ma evidentemente in Regione si continua ad ignorare lo stato di malessere diffuso tra tutti gli addetti dei paesi dell’Area Programma Melandro-Marmo-Platano. Diventa perciò necessario – si legge ancora nella nota – approfittando della pausa dei cantieri, fare il punto della situazione e nello specifico del servizio aggiuntivo dell’antincendio che durante la stagione estiva ha registrato non poche criticità dovute, principalmente, all’inadeguatezza di uomini e mezzi per fronteggiare un numero eccezionale di incendi. Stiamo parlando di una platea complessiva di circa cinquemila persone, tenuto conto che oltre ai forestali ci sono i lavoratori aderenti ai progetti speciali, per la stragrande maggioranza capofamiglia con unico reddito derivante da questa attività e con difficoltà crescenti per mantenere la famiglia solo con le basse indennità di forestazione”.
“Anche per questo va accolta la richiesta di Cgil Cisl Uil rivolta al presidente Pittella di un confronto di merito dopo l’annunciato trasferimento della forestazione al consorzio unico di bonifica perché non si può pensare di mettere mano ad una riforma del comparto tanto attesa, in passato affidata ad un’Agenzia Agro-forestale da istituire, senza un adeguato approfondimento con sindacati, partiti ed Amministrazioni Locali. Come dicono i sindacati bisogna evitare di pensare ad un nuovo carrozzone per assegnare poltrone ed evitare che si continui a raccattare risorse senza legarle ad una progettualità degna di tale nome. Senza sottovalutare ulteriormente il problema del turn over dei lavoratori: l’ultimo attuato nella nostra Area Programma risale al 2013 con scarsissime speranze per i giovani di essere impiegati nella forestazione”.