Racale, il sindaco Metallo in prima linea per la coltivazione della cannabis a scopo terapeutico
Il sindaco di Racale, Donato Metallo, conferma la sua linea a favore della legalizzazione della cannabis per uso terapeutico. “Sarò dalla parte dei malati, assieme a loro per piantare la cannabis nel campo che hanno acquistato per la coltivazione della canapa indiana”, ha detto il primo cittadino del comune salentino, che da anni, perora la causa di Lucia Spiri, la ragazza 32enne che soffre di Sla (sclerosi laterale amiotrofica, detta anche ‘la stronza’) da quando aveva 18 anni, ed usa un farmaco a base di cannabis per alleviare i dolori della malattia. Lucia, inizialmente, poteva muoversi solo su una sedia a rotelle, ora, grazie alla cannabis, riesce a camminare e, assieme al marito ed ad un altro malato di Sla (Andrea Trisciuoglio, nativo di Foggia) ha fondato il primo ‘Cannabis social club’ d’Italia, con lo scopo di facilitare l’accesso alla cannabis a uso, appunto, terapeutico.
A sostegno di Metallo ci sono anche altre le istituzioni, rappresentate soprattutto dalla radicale Rita Bernardini. “Il nostro sogno è quello di poter produrre, qui a Racale, il farmaco: poiché la Puglia acquista il Bedrocan dall’Olanda con costi elevati, noi vorremmo che possa essere coltivata la cannabis nel campo acquistato da Lucia e dai ragazzi. In questo modo, potremmo produrre il medicinale, per poi rivenderlo alla Regione, ovviamente con costi inferiori rispetto a quelli che noi sosteniamo. Il ricavato della vendita, poi, sarebbe investito nella realizzazione di un centro di accoglienza per la riabilitazione e la ricerca. E la Regione Puglia sembrerebbe favorevole a questo progetto”.
Lucia e i ragazzi dell’associazione hanno un rapporto molto radicato con il territorio e la comunità, dato che il messaggio dell’uso terapeutico della cannabis ha ricevuto l’interesse di quasi 10mila abitanti. “La Puglia, assieme a Veneto, Emilia Romagna e Liguria, è all’avanguardia – ha spiegato Metallo – perché il farmaco a base di cannabis, il Bedrocan appunto, è inserito nel sistema sanitario regionale”. Infine, per quanto concerne la legalizzazione, il sindaco di Racale non si è voluto sbilanciare: “Procediamo per passaggi graduali, la mia battaglia è quella che faccio con i malati. Io ho visto ragazzi malati che da tutta Italia vengono qui a Racale per avere consulenza sull’uso della cannabis che, dopo averla assunta, sono riusciti a camminare”.