L’aeroporto ‘Gino Lisa’ declassato dalla mappa degli aeroporti nazionali, ma il sindaco di Foggia non demorde
Il piano Lupi ha eliminato l’aeroporto ‘Gino Lisa’ dalla mappa degli aeroporti nazionali, aprendo di fatto una sfilza di interrogativi. Il sindaco del comune dauno, Gianni Mongelli, prima di dirimere i dubbi che, inevitabilmente, scatteranno d’ora in avanti, ha affermato che la pista per l’allungamento a 2mila metri si farà lo stesso. “Per noi non cambia assolutamente nulla – ha detto Mongelli – va via l’Enac, ma i servizi finora li ha sempre gestiti Aeroporti di Puglia. Aeroporto regionale era il nostro Gino Lisa e aeroporto regionale resterà”.
Il bando per l’allungamento della pista è fissato al 30 gennaio, ma dopo il flop della precedente gara al 20 novembre (annullata 7 giorni prima) il dubbio è se fidarsi o meno. E comunque il lavoro svolto sinora da Aeroporti di Puglia è positivo, perché la ditta che si aggiudicherà i lavori avrà vincolata l’offerta per 18 mesi, una sorta di ‘nulla a pretendere’ se per una qualche ragione il cantiere non potesse aprire. Intanto c’è attesa per la risposta dall’Unione europea sugli aiuti di Stato, cioè i 14 milioni di fondi Fas da impiegare in toto o in parte (fino al 75%) per la pista. Se passasse questa seconda ipotesi, toccherebbe ai privati coprire l’altro 25%. Un’altra bella gatta da pelare, insomma, se non potranno essere gli enti locali a tirare fuori le somme restanti (ma l’ingresso di Poste italiane in Alitalia cambia i termini della questione).