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Consiglio Comunale convoca il Comitato. E il Comitato “convoca” la città.

Ora tocca alla città. I cittadini materani si sono già ampiamente e inequivocabilmente espressi contro la trasformazione dell’impianto Italcementi di contrada Trasanello in un vero e proprio inceneritore che bruci 60.000 tonnellate di rifiuti all’anno, tanti quanti ne produce l’intera provincia di Matera. Ora però la voce della città deve arrivare forte e chiara all’interno del Palazzo di città. E l’occasione è data dall’assemblea del Consiglio Comunale che si terrà il prossimo 16 aprile alle ore 16 nell’aula consiliare del Circo in via Sallustio. Uno dei punti all’ordine del giorno sarà infatti la discussione della petizione popolare promossa dal Comitato No Inceneritore MentoSulCemento che ha ormai raccolto circa 2.000 firme. Si confida, anzi, nel buon senso della presidente del Consiglio Comunale Brunella Massenzio perché inserisca la questione al primo punto, in modo da permettere la più ampia partecipazione. Nel corso dell’assemblea esponenti del Comitato illustreranno a sindaco, giunta e consiglieri contenuti e motivazioni dell’iniziativa che intanto gli sono stati anticipati con un messaggio di posta elettronica inviato individualmente a ciascuno di loro. Nessuno ora potrà più dire di non sapere. E tutti dovranno assumersi la responsabilità di un eventuale rigetto della petizione di fronte ai cittadini che il Comitato invita a partecipare numerosi all’assemblea.

Ma intanto l’attività di MentoSulCemento non si ferma, questo sarà anzi un fine settimana ancor più impegnativo: parte degli attivisti saranno infatti di nuovo in Piazza Vittorio Veneto per raccogliere firme e continuare a informare e sensibilizzare sulla questione i cittadini materani e non; altri invece sabato 12 saranno a Melfi davanti ai cancelli dell’inceneritore Fenice, dove alle 17.30 si terrà una manifestazione organizzata da un gruppo di comitati e associazioni civiche per scongiurare il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) all’impianto della EDF. Dopo un momento di preghiera con Mons. Todisco, saranno piantate decine di croci bianche a ricordo delle tante vittime inconsapevoli dell’inquinamento.

Matera e tutta la Lucania…preferiscono vivere!

 

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