Gli ultrà del Matera sostengono la battaglia contro l’inceneritore
Il 4 maggio 2014 è una data che rimarrà impressa per sempre nella memoria dei materani e nella storia della città. L’esaltante promozione del Matera calcio in serie C ha fatto vivere momenti di grande gioia non solo ai 10.000 presenti domenica allo stadio XXI Settembre – Franco Salerno ma all’intera città e al suo territorio, che hanno potuto finalmente festeggiare un traguardo tanto atteso e che sicuramente porterà grande giovamento all’economia cittadina con ulteriore impulso al turismo e a tutto l’indotto. E proprio nella domenica seguente ai fatti di Roma, con episodi di violenza verificatisi in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, gli ultrà del Matera hanno dimostrato invece la parte migliore di un mondo spesso bistrattato dai media ma che è invece portatore di grandi valori: senso di appartenenza, impegno civico e amore per la propria città. Che i ragazzi del tifo organizzato esprimono da sempre e in ogni occasione, pur se spesso derisi da molti quando rimangono soli a sostenere la squadra in casa e in trasferta, a costo di grandi sacrifici (anche economici), se le cose vanno male.
Si ricordano, solo per citare gli esempi più recenti, gli striscioni esposti in città qualche anno fa per esprimere dissenso contro le trivellazioni petrolifere in Basilicata; e il commovente striscione dedicato alla povera Antonella Favale, tragicamente deceduta nel crollo del palazzo in Vico Piave lo scorso gennaio. E domenica, pur nel clima di festa, hanno fatto sentire forte e chiara la loro voce sulla questione che ormai da un anno inquieta l’intera città di Matera e il territorio circostante: “GIÙ LE MANI DALLA NOSTRA TERRA: NO ALL’INCENERITORE”, recitava lo striscione da loro esposto in gradinata nel corso della partita e che ha riscosso l’applauso di tutto lo stadio.
Il comitato No Inceneritore MentoSulCemento ringrazia pubblicamente il gruppo degli ultrà per questa importante iniziativa che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, quanto ormai tutte le componenti della cittadinanza materana abbiano preso coscienza della gravità della questione e dissentano pienamente contro la trasformazione dell’impianto di Italcementi in un vero e proprio inceneritore. Con la squadra di calcio ormai lanciata verso obiettivi importanti e l’auspicata nomina a Capitale Europea della Cultura 2019, sarebbe una gran iattura che per giunta vanificherebbe gli sforzi per lanciare Matera verso uno sviluppo economico e sociale vero e sostenibile.
E allora forza Matera e ancora grazie agli Ultrà.