Dopo il press tour nel parco una riflessione sul turismo in Basilicata
Dopo il Press Tour organizzato in Basilicata dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, arrivano le prime segnalazioni delle criticità riscontrate in loco da parte dei giornalisti che hanno preso parte al viaggio. La Basilicata e le località del Parco in particolare non ricevono, quindi, solamente elogi su quello che è già in essere oltre che sulle risorse paesaggistiche, naturalistiche, archeologiche, culturali che come dato di fatto sono presenti nella nostra regione. Si parla di piccoli gap che ancora il territorio presenta e che si attribuiscono innanzitutto al ritardo del settore nella nostra regione. Sono i punti deboli di una analisi SWOT che i giornalisti ci hanno portato all’attenzione e che devono senz’altro divenire spunti di riflessione per tutti gli operatori, i futuri investitori e gli amministratori delle diverse comunità. E’ noto che per attirare flussi turistici e attivare quel “passaparola” positivo che susciti la visita in un luogo di villeggiatura, uno dei primi elementi da considerare è il livello di sicurezza della località e l’offerta di servizi adeguati all’ospitalità.
In merito a questo, dalle molte escursioni che hanno portato i giornalisti sui tratturi rurali, ma anche tra le viuzze dei borghi uno dei fenomeni riscontrati è quello del randagismo che a loro avviso potrebbe rendere la vacanza in Basilicata ancora poco sicura. Tra le criticità vi sono senz’altro la viabilità che andrebbe migliorata, i servizi igienici e gli impianti ricettivi che sembrano avere ancora poche camere per accogliere scolaresche o gruppi di turisti più numerosi.
Se si vuole fare un turismo al “passo con i tempi”, i giornalisti sottolineano la necessità di fornire ovunque il collegamento Wi-Fi che è indispensabile per un turista che rimane fuori casa per qualche giorno.
Per destagionalizzare i flussi turistici o allungare il periodo del soggiorno nei luoghi del Parco, gli specialisti coinvolti nel tour ritengono fondamentale spalmare le date degli eventi (come le sagre e gli altri eventi) su un periodo più lungo e secondo alcuni di loro sarebbe interessante proporre più date delle stesse manifestazioni. Sono tutti d’accordo sull’importanza degli eventi, in particolar modo quelli di matrice esperienziale, come uno dei forti attrattori per i turisti che si muovono anche solo per vacanze “short break”.
A fronte di queste considerazioni, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano raccoglie con interesse anche le negatività esplicitate come punti su cui discutere e da tenere in conto nelle azioni previste dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile, attualmente in fase di attuazione, e si ritiene d’accordo sulla necessità di organizzare sistematicamente eventi di questo tipo che conducano ad una analisi su quanto ancora si debba fare per migliorare la qualità delle future destinazioni turistiche. Tutto questo se ci si vuole distinguere in un mercato sempre più competitivo e globale