Si insedia il Tavolo sul rilancio delle intese Stato-Regione Basilicata. Ma manca l’Ugl
“Ringraziamo il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi nel non averci convocati per oggi, con il presidente della Regione Marcello Pittella, nella la seduta di insediamento del Tavolo sul rilancio delle intese Stato-Regione Basilicata per l’accelerazione dello sviluppo regionale. L’Ugl Basilicata avrà modo e tempo per manifestare il proprio disaccordo e malumore su quanto si è consumato a danno dei lucani ossia, l’ultimo atto della svendita della Basilicata e degli altri territori ricchi di petrolio alle multinazionali”. E’ quanto denunciano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “questa nuova iniziativa che unitariamente al Presidente Pittella ed a Cgil, Cisl e Uil ci esclude dal processo decisionale che porterà al raddoppio delle quantità di petrolio estratte, la Ugl non si fermerà nel denunciare che l’esclusione della quarta organizzazione sindacale è stato automatico e voluto dal Ministro e & perché il tutto deve essere deciso nelle stanze del potere senza tenere in nessun conto dei danni che per anni si sono recati nei territori. Forse – proseguono con toni duri i segretari Ugl, Tancredi e Giordano – il predecessore del Misee, Zanonato ed il sottosegretario attuale Vicari nell’incontro svoltosi a Roma, hanno avvertito il ministro Federica Guidi per un cambio di attenzione verso la Ugl, la Basilicata e la sua cruciale questione energetica. Sapevano che avremmo oggi pubblicamente denunciato che il governo centrale, ha accumulato delle responsabilità e delle inadempienze, i lucani da 15 anni hanno autorizzato l’uso delle risorse petrolifere con l’impegno di attivare, processi di sviluppo e di occupazione: dove sono stati mantenuti tali impegni? Il Presidente Pittella non vorremmo che diventi complice di tale giuoco a massacro, l’Ugl unitariamente al popolo lucano pieno di diffusa diffidenza e sfiducia, è pronto a manifestare con una nuova protesta peggiore di una ‘Scanzano’. L’incontro odierno tra il Presidente della Regione, Marcello Pittella, e il Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, sarà un ennesimo colpaccio del Governo Renzi di sostenere la posizione unitaria di Regione e forze sociali ‘complici’, nel far credere ai lucani su ennesimi benefici ‘fantasma’ diretti ed indiretti legati al petrolio lucano, non facendo capire che il Governo sta con i petrolieri. L’esclusione dell’Ugl a tale tavolo – proseguono Giordano e Tancredi – si è resa necessaria per portare indisturbatamente al ministro, la dovuta attenzione su un territorio, quello lucano, interessato dalle massicce, nei fatti incontrollate, estrazioni di idrocarburi e dalle tante criticità finora rimaste senza risposte e che proprio da queste nascono, e di una popolazione fatta precipitare nell’ansia ed a cui mai né il Governo e né tantomeno la Regione hanno fatto giungere rassicurazioni. Per l’Ugl giova ricordare ai tanti attori che non hanno gradito la nostra presenza odierna al tavolo, compreso il ministro, che l’accordo tra la Regione Basilicata e l’ENI è attualmente in gran parte disatteso e non può omettersi l’inquinamento morale che la presenza del denaro derivante dalle attività petrolifere ha portato nella nostra regione: l’appello dell’Ugl è – concludono i segretari Tancredi e Giordano – che hanno trasformato in male un territorio ed una popolazione, oramai divenute nel panorama delle tante, troppe, problematiche irrisolte della regione, paradigma della cattiva gestione del territorio, delle risorse, della stessa democrazia. Al Presidente Pittella chiediamo di non autorizzare alcun ulteriore progetto di ricerca di idrocarburi, rinunciando alla lusinga di facili guadagni ed evitando che decisioni così importanti per il futuro siano prese in poche stanze senza coinvolgimento di tutte le forze sociali”.