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Pesca al bianchetto, ci vuole l’impegno dei parlamentari

“Parlamentari e consiglieri regionali del PdL si impegnino a convincere il Governo italiano e l’Unione europea a far partire la pesca al bianchetto e al rossetto invece di rilasciare solo formali dichiarazioni di solidarietà ai pescatori di Manfredonia”. E’ il deputato del Partito Democratico, Michele Bordo, a sollecitare “un maggiore e più produttivo attivismo” degli esponenti della destra a Roma e Bruxelles “dove le legittime istanze manfredoniane e della Puglia sono penalizzate dalla marginalità del Sud e dell’Italia”.

“Il divieto di cattura di rossetto e bianchetto – continua Bordo – è applicato dall’UE senza alcuna considerazione per gli effetti catastrofici che esso determina sull’economia e i livelli occupazionali di zone in cui la pesca, tra l’altro già pesantemente penalizzata dalla crisi e dal nuovo regolamento comunitario, è uno dei comparti di maggiore pregio.

Con il Governo di centrosinistra – ricorda il deputato del PD – l’interlocuzione in sede europea era di ben altro tenore ed i pescatori manfredoniani e pugliesi ne sono stati i principali beneficiari. Grazie all’allora ministro Paolo De Castro, i pescatori di Manfredonia hanno sempre ottenuto in tempi rapidi la deroga necessaria alla pesca del bianchetto. Al contrario, con Zaia prima e con Galan adesso questo comparto non ha mai avuto l’attenzione che merita.

E’ necessario che il Governo si impegni ad ottenere subito in sede europea la deroga – conclude Michele Bordo – e ad incontrare una delegazione di pescatori di tutte le regioni italiane per aprire un tavolo tecnico che consenta di affrontare seriamente le vertenze della pesca e soprattutto il suo futuro”.

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