IDV- Intervento Rosa Mastrosimone
Un Segretario regionale neo-eletto, a poche ore dalla sua acclamazione, nel suo primo intervento pubblico sulla stampa, non dovrebbe dare enfasi particolare ad un tema come quello delle nomine regionali, mentre sarebbe più utile, a mio avviso, affrontare prioritariamente i temi più importanti delle emergenze della nostra regione.
Tuttavia, poiché questo momento è stato enfatizzato più di quanto merita e in modo deleterio per le istituzioni, anche se solo nell’immaginario collettivo e non nella stessa realtà, è opportuno evitare il propagarsi di nuove leggende metropolitane sfatando il mito che possa esserci un Idv solo deluso, arrabbiato, che medita vendetta, perché tutto ciò non corrisponde in maniera completa ed esaustiva alla realtà invero più articolata. Ovviamente sarebbe ipocrita asserire che un partito politico che conti, solo per sembrare “duro e puro” rinunci, “sic et simpliciter”, al sacrosanto diritto di rappresentanza, ma, considerate le pochissime ore intercorse fra l’approvazione delle linee programmatiche del partito nel Congresso regionale di domenica scorsa, soprattutto in tema di alleanze e rispetto reciproco, è opportuno che, superata la legittima contrarietà provocata dai fatti, vi sia un atto di fiducia verso un Pd che deve maturare l’idea di essere maggioranza relativa e non assoluta nel centro-sinistra, con tutto quello che da ciò deriva.
Lungi dal fare l’apologia del “porgi l’altra guancia”, che lasciamo a riflessioni su temi più spirituali, l’Idv della Basilicata vuole considerare questo ennesimo caso di iperfagia politica, diretta e indiretta, come l’ultimo atto di un vecchio e non più accettabile corso, piuttosto che la precoce negazione di quanto affermato da suoi autorevoli ed affidabili (fino a prova contraria) rappresentanti, nel saluto dai contenuti politici forti, graditissimo ed atteso da troppo tempo, portato al Congresso Idv.
In tale recente circostanza, troppo recente forse per i tempi della politica, è stato messo l’accento sulla necessità di avviare fra i due maggiori partiti della coalizione, PD e IDV, un nuovo corso ed un nuovo percorso virtuoso, che realizzi una base solida e per questo non più instabile, per programmare un rilancio del centro-sinistra non più e mai più basato sulla necessità di avere l’appoggio turbolento di partiti volubili e volatili, senza tuttavia rinunciare necessariamente ad un loro apporto, se leale, sincero e costruttivo e soprattutto fondato su programmi e azioni certe.
Questo è il tema che impegna l’Idv in Basilicata, assieme all’impegno ad affrontare argomenti delicati e non più rinviabili come il lavoro, l’emergenza disoccupazione, i problemi della scuola e delle famiglie che non possono giungere a fine mese con redditi ridotti all’osso, dei giovani e della scuola, ridotta in condizioni pietose da una scellerata politica nazionale, della sanità, che merita essa stessa una vigorosa cura ricostituente prima che sia necessario rianimarla, della difesa delle fasce deboli e degli anziani, del rilancio della imprenditoria (soprattutto della piccola e media impresa e dell’artigianato).
Il tema della amministrazione virtuosa della cosa pubblica, che non dovrebbe neppure essere un “tema”, bensì un “presupposto”, l’eventuale futuro riconoscimento ai partiti della guida di Enti, Istituzioni e quant’altro non deve essere mai, come talvolta prevale nell’idea della gente e di qualche politicante, il pagamento di una mercede per servigi resi al maggior partito di governo regionale o alla politica (non a quella che a noi piace!), ma solo il giusto, consequenziale e quasi automatico riconoscimento di un sacrosanto diritto-dovere di rappresentanza, parte integrante di più larghe intese che vedano invece al primo posto l’interesse dei cittadini.
Con queste doverose premesse l’invito che l’Idv, con la segreteria che inizia oggi, rivolge al Pd, è quello di avviare, a tutti i livelli, dalla Regione, alle Province e fino all’ultimo Comune una discussione approfondita e leale su programmi, azioni, ruoli e quant’altro serva a dare l’idea, e non solo l’impressione, che il Centro-Sinistra ha una base solida e non scalfibile con veleni e inciuci, nell’alleanza stabile fra i suoi due maggiori partiti, alleanza che è solo il riverbero locale di più ampie intese nazionali. Questo per gli altri alleati, ma soprattutto per il cittadino elettore, sarà la garanzia di stabilità delle Istituzioni che assieme andremo ad amministrare.