Niente deroghe per la scuola media “Nicola Festa”
La decisione sulla Scuola Media “N. Festa” di Matera contenuta nel Piano di Dimensionamento Scolastico recentemente approvato dalla Giunta Regionale è stata dovuta al rispetto delle Linee di Indirizzo regionali e dei criteri stabiliti dal D.P.R. 233/98 e all’impossibilità di provvedere a deroghe per la scuola in questione poiché non rientrava nei casi previsti dalle norme.
La precisazione viene dall’Assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, Rosa Mastrosimone, dopo che alcuni giornali e alcuni esponenti politici si sono interessati alla questione.
“Come già dichiarato in un altro comunicato – sottolinea l’assessore Mastrosimone – il Piano di Dimensionamento Scolastico della Regione Basilicata per l’anno scolastico 2011/2012 è stato redatto sulla base delle Linee di Indirizzo regionali e sui criteri stabiliti dal D.P.R. 233/98 in materia di dimensionamento scolastico, che fissa in 500 il numero minimo di studenti per mantenere la personalità giuridica delle istituzioni scolastiche. La concessione di deroghe per andare al di sotto dei 500 alunni può essere autorizzata solo in caso di comuni montani o ricompresi in comunità montane o per territori caratterizzati da specificità linguistiche, nonché in presenza di Istituti Superiori con indirizzi formativi particolarmente specializzati e che presentano carattere di unicità sul territorio provinciale e regionale”.
“Per la Scuola Media ‘N. Festa’ – prosegue l’esponente di Giunta Regionale – non sussiste nessuna di tali condizioni e, pertanto, non è stato possibile accogliere la richiesta presentata dalla Provincia di Matera e mantenere lo status di scuola media della stessa con 478 alunni, anche se mancano solo pochi iscritti per raggiungere il limite minimo di 500. E’ interesse della Regione – osserva la Mastrosimone – preservare lo status quo, conservando le autonomie, il numero degli istituti esistenti e dei punti di erogazione, ma è evidente che a fronte dei parametri imposti dalla normativa nazionale di riferimento e con la scarsità di risorse a disposizione, che ci impone una riorganizzazione e una razionalizzazione del sistema scolastico regionale, non si potrà accontentare tutti e di sicuro occorre uno sforzo da parte degli attori coinvolti per tutelare l’interesse della collettività”.