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Il Comitato in difesa di Tinchi attacca il sindaco di Policoro

“Il Sindaco di Policoro è “ignobilmente” sindaco di quella città. Conosce la verità, ma la manipola a suo piacimento. Fa finta di interessarsi al bene dei pazienti, ma prevale lo spirito folletto del politicante, lui si campanilista e demagogo. Ammette che la dialisi può essere effettuata anche a domicilio, ma adesso si appella alle linee guida per i pazienti multipatologici per i quali “la dialisi deve essere fatta in un centro dove c’è la rianimazione”. Il che non è sempre vero e comunque sa benissimo che l’ASM ha previsto per l’Ospedale di Policoro, pur non essendo dotato di un centro Dialisi, la realizzazione n° 6 posti tecnici per i ricoverati in quella struttura.
Lui queste cose le sa, ma vuole tutto perché la sua logica è la logica del campanile più alto. Non gli interessa il “bene comune”, la sicurezza dei pazienti o i servizi della sanità pubblica. Vuole tutto a Policoro. Purché sia. E’ la logica di un somaro, ci scusi l’equino. Non fa l’interesse delle comunità del metapontino di cui è “ignobile” rappresentante, per usare un suo termine. Se lo facesse capirebbe che a Tinchi, da tanti anni, i cittadini non sono “un comitatino”, ma fanno una battaglia per “la sanità pubblica”. Si battono per gli “Ospedali riuniti del Metapontino”, non per Tinchi e per il campanile. A Tinchi non si è mai lottato contro Policoro, che è un Ospedale per acuti, ma perché funzioni la sanità sul territorio. A Tinchi lottano perché l’Ospedale di Policoro sia un ospedale che funzioni al meglio e dia risposte alle domande di salute di tutti i cittadini del metapontino. A Policoro l’urgenza e l’emergenza, a Tinchi un Ospedale Distrettuale con le sue specificità, senza il quale anche Policoro è a rischio. Se funziona Tinchi funziona Policoro. Non capire che bisognava fare tutti insieme una battaglia comune è mancanza di visione generale, è mancanza di capacità politica, è solo campanilismo. Questo signore non capisce che a Tinchi si lotta anche nell’interesse di Policoro che senza Tinchi sarà presto preso di mira dai futuri interventi di tagli alla sanità pubblica. Il Comitato di Tinchi ha sbagliato a rimuovere lo striscione sul quale, già l’anno scorso, aveva scritto “Leone, Somaro, ci scusi l’equino”.
Comitato Difesa Ospedale di Tinchi

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