Centrale del Mercure, Giunta approva schema di accordo
Rafforzare le garanzie ambientali e favorire un maggior coinvolgimento delle comunità locali, dell’imprenditoria e della forza lavoro locali nelle ricadute produttive ed occupazionali della centrale del Mercure nella ipotesi di superamento del contenzioso amministrativo e giudiziario, a cura di Enel, relativo alla riconversione a biomasse e all’esercizio della centrale. Sono alcune delle finalità dello schema di accordo, per misure di compensazione e riequilibrio ambientale, che il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella sottoscriverà con Enel produzione Spa, Regione Calabria, Ente parco nazionale del Pollino, alcuni Comuni della Basilicata e della Calabria e le segreterie regionali lucane e calabresi di Cgil, Cisl e Uil. L’accordo per l’effettivo esercizio della Centrale, che presuppone vantaggi ed utilità economiche ed occupazionali per Basilicata e Calabria, sarà operativo a condizione del pieno rispetto delle prescritte autorizzazioni di legge. Lo scema d’intesa prevede che le parti firmatarie, per dare concreta attuazione alle finalità dell’accordo, assumono degli impegni precisi in tre diversi settori di intervento: impegni ambientali, iniziative verso le comunità locali ed azioni per lo sviluppo dell’occupazione e dell’economia locali. Riguardo al primo settore, Enel produzione si impegna a garantire, attraverso l’impiego di più avanzati sistemi ambientali e di avanzate procedure gestionali, un’ulteriore riduzione, pari al 20%, delle emissioni annuali della Centrale rispetto ai limiti autorizzativi vigenti, in modo tale che l’impatto ambientale complessivo dell’impianto sia equivalente a quello di uno di potenza inferiore. Tutti i soggetti sottoscrittori si impegnano, inoltre, ad istituire un Osservatorio ambientale per l’analisi dei dati ambientali relativi alla Centrale, promuovere verifiche, anche a campione, per la corretta certificazione inerente alla composizione delle biomasse conferite nella centrale, contribuire all’aggiornamento e al potenziamento delle reti di monitoraggio ambientale e alla diffusione di dati ambientali sulla qualità dell’aria. L’Osservatorio sarà finanziato da Enel produzione con un contributo annuo pari a 100mila euro (per la durata di otto anni, con possibilità di ulteriori proroghe) per la promozione di studi e ricerche in campo ambientale, mentre le Regioni Basilicata e Calabria collaboreranno alle attività dell’Osservatorio con altri contributi economici e/o servizi direttamente o tramite le proprie agenzie strumentali. Particolare rilevanza rivestono anche le iniziative rivolte alle comunità locali. Dopo aver già sottoscritto una convenzione con il Comune di Laino Borgo (dove si trova la Centrale del Mercure), Enel produzione stipulerà analoghe convenzioni con gli altri Comuni firmatari dell’Accordo (Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Lauria, Laino Castello, Mormanno e Papasidero) che comporteranno un impegno complessivo annuo per Enel produzione pari a 1 milione e 100mila euro per otto anni. Ulteriori 500mila euro annui, sempre per la durata di otto anni, sarà erogati da Enel Produzione per la costituzione di un fondo che l’Ente parco utilizzerà per progetti specifici volti a favorire lo sviluppo agricolo e turistico dell’area. Riguardo alle iniziative per lo sviluppo dell’occupazione e dell’economia locali, oltre alle 50 unità previste nella fase di esercizio dell’impianto e ad un centinaio di lavoratori impiegati con le ditte appaltatrici per la manutenzione dello stesso, Enel Produzione si impegna ad avviare un processo di selezione per assumere almeno 30 unità entro il prossimo dicembre e altre 10 entro giugno 2016, privilegiando la forza lavoro giovanile disponibile nell’ambito del territorio della Valle del Mercure. Inoltre, saranno coinvolte imprese locali per l’affidamento di appalti di fornitura di beni e servizi inerenti alle attività della Centrale per un valore di almeno il 50% dei complessivi volumi di attività. Infine, Enel produzione si impegna a riconoscere a ciascuna delle Regioni Basilicata e Calabria un contributo una tantum di 750mila euro destinato a progetti specifici per rafforzare l’impiego dei lavoratori forestali locali per la manutenzione e lo sviluppo boschivo e per il conferimento di biomassa riveniente da questi lavori.