Crisi, Tancredi e Giordano (Ugl): “Bollettino di guerra, situazione drammatica”
“La stretta creditizia non accenna ad allentarsi. Secondo i dati dell’Osservatorio credito di Confcommercio, nel secondo trimestre sono aumentate le imprese che si sono viste rifiutare in tutto o in parte la domanda di credito (dal 50,7% al 53%); percentuali che, nel Mezzogiorno, risultano ‘amplificate’ con appena 2 imprese su 100 finanziate. A fronte di tali dati, l’Ugl Basilicata manda al governante della Regione, Marcello Pittella, un segnale forte e chiaro sulla crisi. I numeri che oggi si registrano nel nostro territorio regionale sono da bollettino di guerra: una situazione drammatica, di cui il sindacato Ugl lucano è consapevole per l’esperienza che fa’ ogni giorno nelle proprie sedi”. Lo dichiarano i segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano.
“Si incontrano ogni giorno datori di lavoro/lavoratori in difficoltà, quelli che non sanno come pagare il mutuo della casa, quelli che hanno figli a carico e stanno perdendo un’impresa, un reddito indispensabile per la loro famiglia. Tira una brutta aria dalle nostre parti della Regione Basilicata. Non vogliamo fare falsi allarmismi – continuano Giordano e Tancredi -, ma posticipato il rientro dalle ferie, già vi sono segnali che parlano di imprese lucane che stanno pagando un prezzo pesante. Ecco allora, che l’Ugl tenta di stilare una proposta, un protocollo d’intesa proprio sulla crisi da presentare alla Regione in autunno affinché tutti si sveglino e facciano la loro parte di fronte ad una situazione di una gravità senza precedenti. Un documento aperto lo definiamo, – aggiungono gli esponenti Ugl -, che vogliamo discutere con le associazioni d’impresa e poi presentarlo insieme a loro a Regione, Provincia di Potenza, Matera e Camere di commercio. Tra le misure del protocollo, accesso facilitato al credito agevolato per le piccole imprese, accordo con le banche per anticipare ai lavoratori la cassa integrazione, un fondo delle Camere di commercio per sostenere misure alternative ai licenziamenti: monitoraggio periodico della situazione, più impegno sulla crisi che và dal mobile imbottito alla Ferrosud, dalla zona industriale del Senisese alla Val D’Agri, dalle aziende di Tito a quelle di Potenza e non per ultime le aziende FIAT SATA, il suo indotto compresa tutta la zona produttiva – industriale del Vulture /Melfese. E’ necessario ed opportuno attivare, come più volte ribadito dall’Ugl, un tavolo di concertazione sulle infrastrutture come volano di nuova occupazione. Misure su cui aprire il confronto. L’immobilismo – concludono Giordano e Tancredi – è la cosa peggiore”.