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Soprintendenza Beni culturali Basilicata soppressa nel decreto Salva Italia

“Non solo sblocca Italia pure Mibact. Noi soppressi. Basilicata, difendimi. “E’il tweet della soprintendente ai Beni culturali di Potenza,preoccupata per la prevista soppressione dal decreto Salva Italia. Ancora una volta una serie di appelli, implorazioni, chiamata alle armi. Nessuna soluzione concreta preventiva capace di governare e segnare una strada per il futuro dei nostri territori, ma solo subire impotenti le scelte romane . Qualcuno si era illuso che bastava una razionalizzazione delle strutture amministrative in ambito regionale, penalizzando solo e sempre Matera, non comprendendo che sarebbe stato solo il primo passo perché il vero obiettivo è l’insostenibilità di un sistema amministrativo regionale,per una popolazione cosi esigua che si poteva mantenere in tempi di politiche spendaccione e di debito pubblico senza limiti. Non è un problema di politici inadeguati o di incapaci che siedono a Roma .Troppo facile sarebbe stato sostituirli e non eleggerli più. Certo, una punta di verità c’è, ma la questione è la contrattualità che non abbiamo e che non avremo nemmeno agitando e ricorrendo a minacce di mobilitazioni,rievocando i giorni di Scanzano. La questione petrolio, ormai all’ordine del giorno, è l’emblema di questa mancanza di contrattualità e di pluralità di richieste, spesso contraddittorie, fatte da una piccola comunità nazionale in un momento di grave crisi del Paese. Cosa aspettiamo ancora per trovare una soluzione preventiva ?Che ci tolgano tutto?Permetteteci una ultima riflessione: se oggi ci fosse stata una macro regione o una macro provincia e con Matera parte integrale e protagonista in quella Appulo lucana –come noi da tempo auspichiamo – probabilmente nella riorganizzazione delle soprintendenze dei beni culturali, che riguarda anche la Puglia,certamente noi si poteva rivendicarne la sede. Ne siamo certi.
Massimiliano Amenta – Portavoce Matera Si Muove

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