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I chiarimenti dell’assessore pugliese Nardoni sull’emergenza Xylella

“Spero che la disamina compiuta e puntuale di tutta la difficile fase di questa emergenza sia finalmente servita per fugare ogni possibile dubbio sull’evoluzione di una emergenza che nessuno poteva pronosticare e su cui, ribadisco, non vi è stato nessun ritardo da parte della Regione”. Parole di Fabrizio Nardoni, assessore all’agricoltura della Regione Puglia, circa l’emergenza Xylella, che sta diventando sempre più un caso spinoso. Una vicenda, a detta dell’assessore, su cui, come dimostra anche il voto favorevole in aula, il governo regionale ha voluto porre un argine per evitare un effetto deleterio della malattia.
“Difendo il lavoro del mio assessorato – ha continuato – e vorrei ricordare che dal maggio 2013 (data del riscontro scientifico avvenuto da parte dell’Osservatorio fitosanitario regionale) tutte le azioni possibili sono state messe in atto, a cominciare dal provvedimento di giunta del 29 ottobre in cui si identificavano le aree infette, ma si individuavano tutte le azioni per contrastare la diffusione del patogeno. Abbiamo chiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per le zone delimitate per la presenza del patogeno da quarantena, la dichiarazione dello stato di emergenza fitosanitaria straordinaria. Così come di stanziare adeguate risorse finanziarie finalizzate alla concessione, a favore dei soggetti della filiera olivicola e vivaistica, di un adeguato ristoro per i danni economici subiti, compresa la sospensione delle rate di mutuo e dei contributi previdenziali in scadenza”

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