Pittella: “Potenza ritorni incubatore di asset strategici”
“La città di Potenza ha bisogno di recuperare la propria storia e la straordinaria funzione di capoluogo che, assieme a Matera, può trainare la Basilicata in questo momento di grandi stravolgimenti. Rifuggendo, dunque, dall’antitesi polemica con Matera e superando l’autoreferenzialità del passato, il capoluogo deve imporsi come città dai servizi avanzati, in una nuova visione di regione che punti a politiche abitative innovative, a ridare centralità all’università, a digitalizzare le scuole e a far rivivere il centro storico”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Marcello Pittella intervenendo, ieri pomeriggio, al Teatro Stabile di Potenza, alla presentazione de ‘Il Kanapone – Cronache di Grottescopoli’, libro scritto da Lucio Tufano e preziosa occasione per riflettere sulla città di Potenza e sul rilancio della sua identità.
“Il capoluogo – ha continuato il presidente – siamo tutti noi. Per riconquistare il suo ruolo, dunque, anche con le attuali difficoltà economiche, occorrono progettualità e senso di responsabilità. A tal proposito, sul delicato tema dell’ambiente, il fermento di tanti giovani lascia ben sperare e rappresenta uno stimolo per la politica. Uno stimolo che va, però, accompagnato verso una riflessione più approfondita e assolutamente aperta al confronto sullo Sblocca Italia e, in particolare, sull’art 38. Potenza, infatti, deve ritornare ad essere l’incubatore degli asset strategici di una terra che non sarà ridotta a “gruviera”, che punterà su cultura, servizi avanzati e turismi, ma con la consapevolezza che il petrolio può diventare una grande risorsa per tutto il territorio”.
La presentazione del libro di Tufano, un caleidoscopio di aneddoti, storie e maschere della città di Potenza, ha dunque animato un dibattito a più voci sulle prospettive del capoluogo, facendo emergere la necessità condivisa di una valorizzazione di memoria e identità. Un dibattito a cui ha preso parte, tra gli altri, anche il presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza. “Seguendo l’esempio di Matera – ha sottolineato – che in un’ottica di competitività ha puntato sulla propria storia guardando all’Europa, la città di Potenza deve trovare nell’identità la radice per costruire una prospettiva. In una fase in cui la cultura è sempre più determinata dal consumo e dal sistema mediatico, il capoluogo ha bisogno di memoria per agganciare la locomotiva rappresentata da Matera capitale della cultura 2019, non lasciando che questa straordinaria opportunità sia fagocitata soltanto dalla Puglia”.