Il Parco Letterario Carlo Levi presenta a Roma il Carnevale di Aliano
“Venivano a grandi salti, e urlavano come animali inferociti, esaltandosi delle loro stesse grida. Erano le maschere contadine.
Portavano in mano delle pelli di pecora secche arrotolate come bastoni, e le bandivano minacciosi, e battevano con esse sulla schiena e sul capo tutti quelli che non si scansavano in tempo …”
Carlo Levi, Cristo si è fermato ad Eboli
Raccontare l’Italia attraverso i luoghi, la storia e le tradizioni che hanno influenzato alcuni dei più importanti autori italiani ed ispirato alcune delle più celebri opere letterarie e poetiche della nostra letteratura. Questo è l’obiettivo principale de I Parchi Letterari®, realizzati in collaborazione della Società Dante Alighieri e presentati anche quest’anno presso Palazzo Firenze, sede centrale della Dante. Mercoledì 4 febbraio nella suggestiva Galleria del Primaticcio di Palazzo Firenze (Roma), sarà possibile assistere alla presentazione del caratteristico Carnevale di Aliano. A dare il via all’incontro saranno i saluti del Presidente de I Parchi Letterari® Stanislao de Marsanich, del sottosegretario ed ex presidente Regione Basilicata on. Vito De Filippo, della vice presidente della Confartigianato Rosa Gentile, del sindaco del Comune di Aliano Luigi De Lorenzo, del presidente del Parco Levi Antonio Colaiacovo e del responsabile del Comitato organizzatore del Carnevale di Aliano, don Pietro Dilenge.
Seguiranno gli interventi di Lodovico Alessandri sulle “Tradizioni arcaiche lucane: il carnevale di Aliano”, accompagnato dalla visione di un suggestivo video. La dott.ssa Lucia Briamonte dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria presenterà il Progetto INEA Responsabilità Sociale Val D’Agri con relativa presentazione del cesto di prodotti della Val D’Agri (con possibilità di vendita) marchiato con il logo “Parchi Letterari / Società Dante Alighieri”, tra cui i prodotti del Panificio Villone di Aliano, l’agriturismo di Maria Nicla e le aziende agricole Giocoli, Pisani e Santoro Maria. Subito dopo è prevista la mostra delle tipiche maschere di Aliano, con l’intervento “Maschere arcaiche di Nicola Toce e di Aliano” della dott.ssa Francesca Romana Uccella.
Il Carnevale di Aliano
Seguendo la suggestiva strada dei calanchi, nel paesaggio unico che avvolge il paese anche quest’anno si potrà vivere uno dei riti della tradizione lucana più antichi e suggestivi: il Carnevale di Aliano. E’ un carnevale che non ti aspetti e ti coinvolge per la forza e il sentimento profuso dai suoi protagonisti: gli abitanti di Aliano. Le maschere cornute costruite con le sapienti mani degli artigiani, i coloratissimi cappelli che cercano di smorzare le maschere che a volte appaiono minacciose sfilano per le strade del paese accompagnate dalla musica delle fisarmoniche e della cupa cupa. E’ un carnevale di antichi origini, con probabili elementi apotropaici di esorcismo verso il male. Le maschere più caratteristiche sono cornute, demoniache o spettrali. Gruppi di giovani percorrono il paese armati di ciuccigno, una sorta di manganello flessibile. Indossano i classici mutandoni invernali (“i cauzenitt”) cingendosi trasversalmente con un nastro di cuoio da cui pendono numerosi campanelli di bronzo e finimenti di muli e cavalli. Una fascia di crine circonda la vita, mentre il capo è coperto da una grossa maschera composta di argilla e cartapesta, sormontata da un gran numero di penne di gallo , dalla cui parte frontale spuntano corna assai pronunciate e lunghi nasi pendenti. Raffigurano creature diaboliche e grottesche dai significati magici che si perdono nell’origine stessa del Carnevale. Tali maschere sono uniche , non è possibile trovarne altrove a testimonianza di una tradizione che ad Aliano si è conservata. L’ultima domenica di Carnevale , nella piazza del paese, si tiene la “frase” , una rappresentazione sarcastica in cui si fa riferimento a fatti e personaggi della realtà locale.
Anche a Carnevale, la cucina contadina alianese esprime le proprie antiche tradizioni attraverso ricette secolari. E questo infatti il periodo delle FRZZUE, che si preparano con un filo di giunco attorno al quale si avvolge la pasta, che poi viene sfilata. La tradizione vuole che il piatto sia preparato dalla domenica successiva a quella di S. Antonio Abate che ricorre il 17 Gennaio e se ne prolunghi la preparazione fino a “PETRUSELLO” che coincide con l’ultimo giorno del carnevale ambrosiano. I “Frzzue” vengono cosparsi di formaggio pecorino e rafano, pianta invernale, e conditi con ragù di cotica e carne di maiale
Il Parco Letterario “Carlo Levi”
Rivivendo emotivamente luoghi ed eventi descritti nel Cristo si è fermato a Eboli si coglie nell’opera di Carlo Levi (1902-1975) il sentimento poetico e il suo profondo amore per la terra lucana e la sua gente. Aliano, con le sue case dalle magiche facciate dalle cui piccole finestre, occhi stregati che sormontano archi immensi come bocche, si spazia sull’infinita distesa delle argille aride, ondulanti nel sole a perdita d’occhio, ed è un esempio di recupero e conservazione ambientale. Il silenzio delle montagne, la solitudine dei paesi arroccati sui monti, le infinite distese di argilla, i fiumi lenti e sornioni della valle dell’Agri e del Sauro ed ancora le leggende dei briganti, delle fate, dei lupi mannari e delle streghe sono tutti elementi che raccontano e suscitano nel visitatore le stesse emozioni di meraviglia e stupore provate da Levi all’inizio del suo confino.