La storia per la “Dieta Mediterranea”
Tipicità, ricerca, formazione e promozione sono le quattro grandi linee guida che il Comitato di indirizzo del Centro internazionale per gli studi e la cultura della Dieta Mediterranea, ha messo a punto per concretizzare un progetto di notevole spessore sul piano qualitativo e della valorizzazione di un “bene’’, l’alimentazione mediterranea, inserita nel patrimonio tutelato dall’Umanità . Con il tema “ Gli Archivi della Memoria’’ si lavorerà alla ricerca bibliografica sul territorio con l’obiettivo di conoscere il benessere alimentare e la lista dei piatti tipici. La seconda direttrice è incentrata sui “Modi di Fare’’ e punta sulla formazione, coinvolgendo le scuole, i ragazzi, affinché raccolgano in famiglia e dai parenti ricette e consuetudini gastronomiche del passato. Sarà attivato un rapporto privilegiato con i ristoratori e i lucani all’estero. La terza linea guida riguarda la “Organizzazione di importanti eventi’’, utilizzando le peculiarità dei rioni Sassi, per iniziative culturali e gastronomiche. Il quarto tema riguarda la “Valorizzazione delle tipicità’’, con un adeguato sostegno alla commercializzazione dei prodotti enogastronomici.
Il Comitato di indirizzo, che ha lavorato con serietà ed entusiasmo, è composto da Sandro Pettinato, vicesegretario generale di Unioncamere, Tullio Gregory, filosofo e membro del consiglio superiore per i Beni culturali e paesaggistici, Giovanni Puglisi, rettore della Libera università di Lingue e comunicazione (Iulm) di Milano nonchè presidente della commissione nazionale italiana per l’Unesco,Alberto Sorbini , direttore dell’Istituto per la storia contemporanea dell’Umbria e docente di storia e antropologia di storia dell’alimentazione, presso l’Università dei Sapori di Perugia, Aurelia Alberici, presidente del corso di laurea in Scienze dell’educazione degli adulti e Formazione continua dell’Università di Roma 3, Luca Maroni, editore, giornalista ed esperto di vino e della degustazione, Umberto Montano, imprenditore della degustazione e coordinatore del Comitato,Luciana Di Mauro, giornalista, Raffaello De Ruggieri, avvocato e storico, Baldissera Di Mauro dirigente attività culturali della Regione Umbria, Paolo Galluzzi, accademico dei Lincei e docente di storia della scienza e della tecnica presso l’Università di Firenze, Massimo Giubilesi, consigliere nazionale dell’Ordine dei tecnologi alimentari,
Il progetto di “Centro Internazionale per gli Studi e la cultura della Dieta mediterranea “, che coinvolge in partenariato oltre alla Camera diCommercio, anche Provincia e Comune di Matera, e con il sostegno della Regione Basilicata, segue al riconoscimento che l’Unesco ha effettuato il 16 ottobre scorso a Nairobi ( Kenya). “Il lavoro –ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli- sarà ultimato entro tre mesi. E’ un progetto di altissimo livello, che ha portato a un livello di analisi notevole su tutte quelle che sono risorse e potenzialità del nostro patrimonio eno gastronomico.
Con questa iniziativa intendiamo diventare punto di riferimento mondiale di una delle eccellenze e delle risorse più interessanti e appetibili del bacino mediterraneo.
Il progetto del Centro internazionale di studi e cultura legherà Matera, città patrimonio dell’umanità, a un “bene’’ come la Dieta mediterranea entrato a far parte della lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale Unesco per “ il valore storico che ha assunto, quale modello alimentare negli stili di vita e per i benefici sulla salute”.