Melfi, conversazione con la sindonologa Emanuela Marinelli
“La Sacra Sindone. Su un telo d’ombre la danza della Luce”: conversazione con la sindonologa, Emanuela Marinelli. L’iniziativa, promossa dal Comune di Melfi in collaborazione con la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa e la Soprintendenza per i beni archeologi della Basilicata, si terrà sabato (16 maggio) alle ore 18,30 nella Sala del Trono del Castello di Melfi. Interverranno oltre alla Prof.ssa Emanuela Marinelli, il Sindaco, Livio Valvano, il Vescovo, Mons. Gianfranco Todisco ed il dott. Aldo Cammarota del IRCCS -Crob di Rionero in Vulture.
“Perché esitare a definirlo “evento storico”? Non mancano le ragioni: la prima volta a livello diocesano – ha detto padre Biagio Falco- ci inoltriamo nel tema affascinante e intrigante della Sacra Sindone. Accade con la disponibilità e il coinvolgimento dell’intera cittadinanza di Melfi. Negli ultimi decenni, sul misterioso sudario di lino si sono interessate tutte le branche del sapere ma è stato necessario “inventare” una nuova scienza: la sindonologia.
“E’ un piacere affrontare un tema così sentito in questo momento – ha detto il sindaco Valvano-ed è un onore accogliere a Melfi la prof.ssa Marinelli famosa studiosa a livello internazionale della Sindone proprio nel periodo in cui Torino è presa d’assalto per l’ostensione straordinaria della reliquia. L’iniziativa diventa un momento per ampliare le nostre conoscenze ma anche un momento forte di riflessione”.
“Un semplice pezzo di stoffa ingiallito dal tempo- ha detto la Prof.ssa Marinelli- un lun¬go lenzuolo che per poche ore ha avvolto un cadavere martoriato, riportandone vistose macchie di sangue e l’immagine di quel corpo, frontale e dorsale, impressa in modo tuttora misterioso. Un’immagine eterea, ma straordinariamente ricca di dettagli impressionanti che permettono di ripercorrere, come in una Via Crucis, le ultime ore di quel defunto cui si attribuisce un’identità molto illustre: Gesù di Nazaret. Da secoli quel lino è venerato come la più preziosa reli¬quia della cristianità. Un secolo di indagini ha fornito un quadro solido di prove favorevoli all’autenticità di quel documento. Poi, come un fulmine a ciel sereno, un test sconvolge le certezze raggiunte: la prova del carbonio 14 sposta l’origine della Sindone nel tardo Medio Evo. Ma qual è la validità di quell’esame? Basta l’esito di un solo test per spazzare via tutte le altre acquisizioni?Fare il punto delle ricerche condotte sull’enigmatico len¬zuolo non è solo doveroso e necessario. È come percor¬rere un viaggio affascinante fra storia e scienza, in un di¬panarsi di indagini strettamente collegate fino a formare un intreccio di ipotesi e di verifiche, di quesiti e di cer¬tezze, di dubbi e di verità. Perché studiare la Sindone non è un’impresa da poco: è l’analisi di un Mistero”.
Emanuela Marinelli è laureata in Scienze Naturali e Scienze Geologiche presso l’Università La Sapienza di Ro¬ma. Si interessa della Sindone da oltre trent’anni. Ha fatto parte del Centro Romano di Sindonologia. Sulla Sindone ha tenuto centinaia di conferenze e ha scritto numerosi libri. È stata coordinatrice del Comitato Organizzatore del Congres¬so Mondiale Sindone 2000 (Orvieto, 27-29 agosto 2000). È stata fra i promotori del movimento Collegamento pro Sin¬done, dell’omonimo periodico bimestrale e del relativo sito internet www.sindone.info che diffonde le principali notizie sindonologiche.