Altamura, Antonello Stigliano replica alla accuse di Giacinto Forte
Caro Giacinto,
ho avuto modo di leggere le considerazioni che mi hai voluto rivolgere. Speravo che due giorni di attesa producessero risposte circostanziate alle questioni che Domenica scorsa ho posto dal palco di Piazza Duomo e invece mi ritrovo di fronte ad un maldestro tentativo di sviare l’attenzione con risposte evasive e talvolta ridicole.
Ad esempio, pensavo che avresti specificato quali forme di finanziamento intendi attivare per il decantato progetto di cambiamento che a parole dici di avere. Pensavo che avresti indicato dove intendi reperire i 35 milioni di euro necessari a realizzare il tuo “Central Park” e pensavo che avresti specificato quali risorse intendi destinare alla detassazione delle attività commerciali presenti nel centro storico, visto che il progetto della Zona Franca è al momento lettera morta e di impossibile realizzazione, grazie all’incapacità di quella Amministrazione che a parole attacchi ma i cui esponenti sono oggi tuoi fedeli alleati. A questo proposito, mi hai attaccato per la presenza di Raffaella Petronelli e di Lillino Colonna nelle liste a sostegno della mia candidatura a Sindaco. Mi trovo costretto a ricordarti che l’Avv. Petronelli si è dimessa dal suo incarico già 2 mesi fa, al contrario di Mimmo Laterza, candidato in una tua lista, che è rimasto fedele assessore di Stacca sino all’ultimo giorno, dimenticandosi (o fingendo di dimenticare) di partecipare alla Giunta Comunale che ha deliberato la realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti a pochi metri dalle case di centinaia di altamurani. Una bella coerenza, non c’è che dire!
Quanto a Lillino Colonna, che definisci stampella dell’Amministrazione Stacca e responsabile del non-governo di questi anni, ti ricordo che il suo ruolo non è tanto diverso da quello di Nicola Dibenedetto e di Michele Ventricelli che fino all’ultimo secondo con il loro voto decisivo hanno consentito a quella Amministrazione di rimanere in vita. Mi fa specie, poi, che oggi trovi disdicevoli i consensi che egli è in grado di raccogliere: evidentemente hai cambiato idea rispetto al 2010, quando parte di questi ti consentirono di arrivare al seggio regionale in cambio di uno dei tanti tradimenti di cui hai costellato la tua carriera politica ormai ventennale.
Mi hai accusato di prendere in giro gli Altamurani non rivelando loro un accordo per il ballottaggio con Lorusso e Zaccaria. Non lo rivelo, semplicemente perché quest’accordo non esiste! Se avessi voluto un’alleanza in tal senso, l’avrei costruita alla luce del sole come ho sempre fatto, sin dal primo turno, posto e considerato che la decisione ultima sulla composizione della coalizione e sulla compilazione delle liste, come ben sai, spetta al candidato Sindaco. Se non l’ho fatto è perché ho ritenuto di fare altre scelte, e soprattutto perché, caro Giacinto, non tutti sono disposti ad imbarcare metà dell’Amministrazione Stacca pur di accomodarsi sulla poltrona di Primo Cittadino come invece hai voluto fare tu, che pur di garantirti consistenti pacchetti di voti hai dato rifugio sotto le tue insegne a ben 7 consiglieri comunali di centro-destra uscenti.
Non mi hai risposto su quale sia il motivo per cui hai ritenuto di pubblicizzare massicciamente le tue opere di carità. Personalmente ritengo che la vera carità debba essere silenziosa e come me la pensano migliaia di Altamurani che quotidianamente impegnano parte o la totalità del loro tempo a sostegno dei più deboli, senza farsene vanto, senza pubblicizzarlo su manifesti, senza ripeterlo in ogni occasione pubblica qualora vi fosse qualcuno che ancora non lo abbia appreso. Mi viene, allora, il dubbio che questa tua carità abbia un
secondo fine, meno nobile di quello che dichiari, soprattutto alla luce delle ingenti risorse economiche che hai impegnato in questa campagna elettorale e che poco si conciliano con la tua professione caritatevole.
Mi hai accusato di avere poche idee per il governo, ma forse non ti sei reso conto che in questo modo offendi gli oltre duecento Altamurani che il 26 Aprile scorso hanno contribuito a scrivere il nostro programma nel primo grande esperimento di partecipazione dal basso nella nostra città: eppure pensavo che avessi apprezzato quell’evento, al punto da copiarlo pochi giorni dopo senza nemmeno cambiarne la location. Potrei andare oltre, caro Giacinto, ma ruberei prezioso tempo a chi ci legge e prezioso spazio all’attività di campagna elettorale.
Resto sempre in fiduciosa attesa di una risposta concreta alle questioni che ho posto, riservandomi di approfondirne di nuove nei prossimi appuntamenti pubblici.