Fca Melfi, oggi prendono servizio in 140 e lunedì prossimo si completa il primo contingente di 250 previsto per giugno
Tra oggi e lunedì prossimo varcheranno per la prima volta il cancello dello stabilimento Fca di Melfi 250 nuovi assunti. I primi 140 prenderanno servizio domani e i restanti 110 la prossima settimana. Rispettato dunque il cronoprogramma concordato tra azienda e sindacati nel corso dell’incontro che si è tenuto martedì scorso a Melfi. Per il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista, “questo nuovo contingente di assunzioni mette ulteriore carburante nel motore della ripresa economica e porterà vantaggi diretti e indiretti per tutto il territorio lucano e non solo. Anche le assunzioni nelle aziende dell’indotto subiranno un’ulteriore accelerazione – continua Evangelista – ma bisogna attuare degli interventi mirati alla ripresa anche sul resto delle fabbriche della Basilicata. Oggi abbiamo una regione a due velocità con realtà in forte ascesa e realtà in forte declino. Istituzioni, imprenditori e sindacati devono lavorare insieme per attuare strategie di ripresa uniformi, ciascuno secondo le proprie competenze e responsabilità, avendo come unico obiettivo il bene comune”.
Il “miracolo Melfi” è stato anche al centro nei giorni scorsi, a Torino, del quinto incontro annuale dei sindacati metalmeccanici mondiali alla presenza di delegazioni sindacali provenienti da Argentina, Belgio, Canada, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Polonia, Spagna, Usa e Svizzera. Lo stabilimento lucano, che nel biennio 2013-214 ha toccato il fondo con una produzione annua rispettivamente di 115 e 123 mila vetture, quest’anno, secondo le previsioni formulate dalla casa automobilistica, chiuderà con ogni probabilità il 2015 a quota 400 mila vetture prodotte, di cui 310 mila mini-suv (60% Jeep Renegade, 40% 500X) e 90 mila Punto, candidandosi a pieno titolo alla medaglia d’oro del Wcm (World class manufacturing). “Questa non è propaganda come dice qualcuno – conclude Evangelista – ma fatti concreti resi possibili dai lavoratori e da chi ha fatto il proprio ruolo di sindacalista fino in fondo”.