Monitoraggio acque del Pertusillo: troppe omissioni
Con una apposita interrogazione depositata il 6 maggio 2015 il Movimento 5 Stelle di Basilicata aveva interrogato la Giunta Regionale per conoscere il perché della mancata pubblicazione dei dati relativi ai controlli effettuati dall’Arpab sulle acque dell’invaso del Pertusillo sul sito internet dell’organismo addetto al controllo.
Sempre con la stessa interrogazione, si chiedeva all’assessore competente di conoscere la situazione reale e aggiornata del Pertusillo, anche al fine di sedare ogni possibile preoccupazione che poteva essere ingenerata soprattutto dopo le trasmissioni televisive a carattere nazionale che si erano interessate della questione.
Nel corso del consiglio regionale, rispondendo alla interrogazione presentata, l’assessore aveva cercato di rassicurare tutti specificando che effettivamente i dati non erano stati pubblicati sul sito dell’Arpab, ma che gli stessi erano comunque stati trasmessi al Dipartimento regionale competente e che, quindi, di fatto, la situazione era sotto controllo.
Non contento di tale risposta ho comunque ribadito in aula la necessità di rendere trasparenti i dati e di permettere a tutti l’accesso ad essi proprio attraverso la loro pubblicazione sul sito ARPAB e ho invitato l’assessore a trasmettermi i dati in suo possesso.
Dopo alcuni giorni la risposta scritta che ho ricevuto mi ha lasciato letteralmente impietrito e ha confermato tutti i dubbi, le paure che mi avevano indotto a presentare l’interrogazione.
In sintesi, si può leggere nella risposta elaborata dal Dipartimento Ambiente e territorio della Regione Basilicata che:
1. Il monitoraggio effettuato da ARPAB non è stato aggiornato alla normativa del D.Lgs. 156/2006 e ss.mm.ii., sia rispetto al numero di parametri da monitorare, sia riguardo alla frequenta dei monitoraggi, sia ancora rispetto al tipo e al numero di stazioni definite;
2. Almeno fino al 2012 non sono stati analizzati alcuni parametri importanti (tensioattivi, idrocarburi disciolti o emulsionanti, idrocarburi policiclici aromatici, antiparassitari);
3. I rapporti di prova vengono trasmessi dall’ARPAB anche con 2 anni di ritardo (circostanza questa che rende del tutto inutile e inefficace la trasmissione e, in caso di inquinamento degli invasi, può mettere in serio pericolo la salute delle popolazioni servite dagli invasi medesimi);
4. Dall’anno 2012 a quasi tutto il 2013 non è stato trasmesso alcun rapporto di prova sulle acque dell’invaso, mentre i rapporti di prova di ottobre, novembre e dicembre 2013 sono stati trasmessi a febbraio del 2015.
A quanto detto si deve aggiungere la conclusione riportata nella risposta del Dipartimento Ambiente: “non è possibile fornire informazioni attendibili sulla situazione del Pertusillo”.
Questa purtroppo è la situazione della nostra Regione. Questo è il sistema di controlli, di verifiche, di monitoraggio che dovrebbe garantire la sicurezza e la salute pubblica dei cittadini lucani e non solo.
Un sistema che non funziona, fatto di omissioni e di poca trasparenza. Un sistema costruito per nascondere la verità e non per tutelare i cittadini dai rischi derivanti dall’inquinamento.
Mi sento sconfortato per quanto ogni giorno scopro e veramente mi rendo conto che questa Regione ha bisogno di una vera rivoluzione e non certo di quella farsa rivoluzione democratica sbandierata da Pittella.
Gianni Leggieri- Consigliere regionale M5S