L’intervento del presidente Pittella al convegno della Cisl a Matera
E’ la Basilicata dei 7mila nuovi occupati, con le persone in cerca di occupazione che sono passate da 35 a 32 mila, e il tasso di disoccupazione che è calato di quasi 2 punti (passando dal 16,8% del 2014 al 14,9% del primo trimestre 2015, a fronte di una media nazionale molto più bassa), la regione che il presidente Marcello Pittella ha presentato al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Il presidente della Regione Basilicata e il ministro Poletti sono intervenuti, questo pomeriggio a Matera, al convegno organizzato dalla Cisl Basilicata: “L’Italia al Lavoro. Dalla rinascita della Fiat agli esodati, i mille volti di un paese in transizione. Il caso Basilicata: idee per fare”.
Ai lavori, che hanno trattato i temi più caldi del momento: dai decreti attuativi del Jobs Act alla riforma delle pensioni, dalla proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dalla Cisl per una vera riforma fiscale al reddito minimo di inserimento, oltre a Pittella e Poletti hanno partecipato: il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, l’ex ministro del Lavoro, Tiziano Treu, il deputato del Pd, Roberto Speranza e il presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma. I lavori sono introdotti dal segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico. Il dibattito, all’Auditorium del Conservatorio Duni, è stato coordinato dal giornalista Oreste Lo Pomo.
Per il ministro Giuliano Poletti il tema lavoro è una partita che tutti, oggi in Italia, devono giocare: “Nessuno può stare in tribuna a guardare – ha detto il ministro del Lavoro – ogni comunità deve portare un proprio contributo e collaborare al sistema Paese, i destini locali e nazionali sono comuni: se la Basilicata soffre, soffrirà l’Italia intera. Bisogna produrre le condizioni per favorire la crescita dell’attività economica solo così avremo lavori stabili. Sburocratizzare – ha ricordato Poletti – è una di queste condizioni, le comunità locali poi devono essere capaci di diventare attraenti per gli investitori e occorre collegare la scuola con l’impresa. E’ un lavoro complesso da fare. Noi cerchiamo di farlo con le riforme, cerchiamo di liberare le energie. Tutti, però, devono collaborare per la riuscita”.
“La Basilicata, in tema di Lavoro, deve impegnarsi su tre sfide – detto il presidente Pittella – la prima è di accompagnare il nostro modello produttivo verso una maggiore capitalizzazione e una crescita della dimensione media di impresa; la seconda è di creare le condizioni affinché la ricerca applicata e l’innovazione tecnologica pubblica si riconnetta con il sistema imprenditoriale e la terza sfida è di riconfigurare il modello di specializzazione produttiva, di saper innovare nella continuità, di portare nel futuro le radici storiche. L’Europa ci chiede concentrare le risorse su asset strategici: per noi lucano questi asset sono la cultura, il turismo, la creatività e la chimica verde.
Con la piena consapevolezza che ci sia ancora molto da fare per uscire definitivamente da una delle crisi più lunghe della storia italiana – ha proseguito Pittella – credo di poter dire in tutta coscienza che Giunta e Consiglio regionale di Basilicata abbiano fatto nell’ultimo anno un buon lavoro, approvando provvedimenti anti-crisi a sostegno della occupazione e per la ripresa del sistema produttivo. Nelle prossime ore partirà il bando per il Reddito Minimo d’Inserimento, accompagnato da un sostegno finanziario del FSE, in attesa che il ministro e il Mef predispongano e approvino il decreto interministeriale che consegna le poste finanziarie e le modalità di erogazione e utilizzo. Complessivamente ci sono 130 milioni di euro, solo per il Reddito Minimo ce ne sono 45 milioni di euro a cui si aggiungono le poste sulle politiche attive del lavoro. C’è poi la posta sulla Social card che si aggiunge al Reddito minimo d’inserimento: potremo avere più di qualche migliaio di cittadini che sarà concretamente aiutato. Sono poi convinto che anche nella nostra regione, oltre che nel resto del Paese, le azioni poste in essere dal Governo Renzi, a partire dal jobs act, si siano rivelate vincenti e stiano cominciando a dare i primi frutti.
Con Matera Capitale della Cultura nel 2019, Melfi leader europea nel settore dell’automotive e con la città di Potenza impegnata, con l’aiuto di tutti, a superare il difficile momento di crisi che sta attraversando per offrire quei servizi avanzati che sono propri di un capoluogo di regione – ha concluso Pittella – ci sono tutti i presupposti per lavorare con maggiore lena, con una visione chiara di sviluppo, avendo di mira solo il bene dei lucani.”