Condotta sottomarina di Nardò, evitare il commissariamento
Sulla vicenda della condotta sottomarina a Nardò, la Regione Puglia sta facendo ogni sforzo per evitare il commissariamento e, soprattutto, evitare che venga imposto al territorio un piano che i pugliesi non condividono. Come noto, l’agglomerato di Porto Cesareo è stato oggetto di procedura di infrazione in attuazione degli artt. 3, 4 e 10 della direttiva 91/271/CEE, concernente il trattamento delle acque reflue urbane, con sentenza della Corte di giustizia europea in data 19 luglio 2012.
Al fine di scongiurare, per mezzo di un Commissario, la realizzazione di un progetto ampiamente avversato, il presidente Emiliano ha posto in essere una attività di mediazione tesa a modificare l’originario protocollo di intesa Tale mediazione non prescinde dall’esigenza di perseguire ogni soluzione utile a rendere lo scarico a mare non necessario.
In questa direzione deve tendere lo sforzo di tutti i soggetti a qualunque titolo coinvolti nella vicenda, al fine di riutilizzare completamente per fini irrigui le acque depurate.