Confapi: Dal 2016 cambi d’appalto e chiusure cantiere a costi elevati per le imprese
Con una lettera inviata ai parlamentari eletti in Basilicata e ai presidenti nazionali delle Categorie Unionservizi e Confapi Aniem, il presidente di Confapi Matera Enzo Acito ha chiesto la proroga del regime di esclusione dal contributo Naspi per i licenziamenti nei cambi di appalto dei servizi e nelle chiusure cantiere nell’edilizia.
Infatti, il 31 dicembre 2015 terminerà il regime di esclusione della nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) per le interruzioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato in conseguenza dei cambi di appalto nei servizi e nel completamento dei cantieri nelle costruzioni.
L’esonero dalla nuova misura di sostegno al reddito (prima Aspi, ora Naspi) venne concesso per il periodo 2013-2015 al fine di non gravare le imprese di ulteriori oneri in una fase prolungata di crisi dell’economia.
Il presidente di Confapi Matera evidenzia che i cambi di appalto nei servizi e i completamenti dei cantieri nell’edilizia riguardano di solito un numero elevato di lavoratori, con il risultato di sommare contributi Naspi di notevole entità per le imprese uscenti.
Tuttavia – scrive Acito ai Parlamentari – la situazione attuale del Mezzogiorno è tale da non lasciar prevedere alcuna ripresa nel 2016, soprattutto nei settori dei servizi e dell’edilizia, probabilmente i più colpiti dalla recessione, con un’evidente dicotomia socio-economica con il resto del Paese.
Per questo motivo – conclude il presidente Acito – vi chiediamo di adoperarvi per ottenere una immediata proroga di detto regime di esclusione, quanto meno per le regioni del Sud, perché riteniamo che non ci siano le condizioni per gravare le imprese di un ulteriore balzello.