Tinchi: denuncia all’AGMCOM
COMMISSIONE DI VIGILANZA
PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
www.cittadiniattivibernalda.it
tel. 338-5867165; 338-4890023
All’AGCOM – Autorità di Garanzia nelle Comunicazioni
direzione contenuti audiovisivi e multimediali
Alla Commissione di Vigilanza Rai
Alla FIEG – Federazione Italiana Editori Giornali
Alla FNSI – Federazione Nazionale Stampa Italiana
e, p.c. all’ASSIRM – Associazione Istituti Ricerche di Mercato
raccomandata a.r.
oggetto: Astensionismo e pluralità dell’informazione – Pubblica Denuncia
La scrivente Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa, movimento astensionista autonomo operante dal 2007 e riconosciuto dalle più Alte Cariche dello Stato, segnala alle SS.LL. il perdurare di una grave censura informativa e mediatica, lesiva delle funzioni di esercizio e di considerazione della sovranità popolare, parimenti riferibile ai cittadini-elettori esercitanti il non-voto (astensionisti).
Da una serie di informazioni risulta in questi ultimissimi tempi una forte impennata dei fenomeni astensionistici, che stanno sempre più interessando ogni tipologia di consultazione elettorale e non solo referendaria. Alle ultime consultazioni elettorali aventi valenza nazionale (europee 2009 e regionali 2010), la fenomenologia astensionistica (raggruppando in tale voce sia i dati riferiti alla diserzione delle urne che ai complessivi di schede bianche, nulle e non attribuibili) ha rasentato infatti il 50% dell’elettorato italiano. Ci risulta inoltre, sulla base di altre considerazioni aggiuntive per recenti sondaggi, che la quota astensionistica in occasione di nuove elezioni possa crescere ulteriormente.
Alle spettabili Autorità istituzionali in indirizzo, per quanto di Loro competenza, si chiede di volersi adoperare affinchè vengano meglio evidenziate, nelle rappresentazioni di risultanze sondaggistiche politico-elettorali, le quote astensionistiche finora sottaciute, ignorate o addirittura censurate, al fine di meglio illustrare all’opinione pubblica la realtà socio-politica complessivamente sondata.
Si chiede inoltre, a salvaguardia dei principi di evidenziazione e formazione del pluralismo e della libertà di pensiero e di espressione meglio tutelati dalla nostra Costituzione, di voler porre fine a ogni pratica discriminatoria operata a priori nei confronti del pensiero e delle opinioni astensionistiche, fenomeno spesso praticato indistintamente da giornali, radio/telegiornali, programmi di analisi, approfondimento e intrattenimento politico-sociale sia radiofonici che televisivi.
Anche gli astensionisti sono cittadini sovrani, il più delle volte disillusi per gli effetti e i comportamenti adottati da una classe politica autoreferenziale e da loro distante.
Facendo finta di ignorarli si sopprime, con il diritto di sovranità da essi rivendicato, anche la possibilità che la tendenza della loro irrefrenabile crescita possa essere invertita.
Con deferenza
(Pietro Tamburrano, Donato Fuina, Antonio Forcillo)