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Ecotassa, Santorsola replica a Blasi

“Forse ho perso il senso dell’orientamento e non ricordo se il consigliere Blasi siede alla destra o alla sinistra dei banchi di governo nell’aula di Via Capruzzi. Se non sbaglio egli è stato eletto tra le file della maggioranza e non riesco perciò a capire perché non traduca le proprie battaglie incanalandole in quelle attività istituzionali proprie del Consiglio Regionale. Blasi ha una esperienza amministrativa non da poco e , tra le altre cose, era già presente in consiglio regionale nella legislatura che ha approvato la legge regionale 38/2011 e che, nel tempo, ha approvato rinvii e rimodulazioni del tributo. Sarebbe curioso conoscere come ha votato rispetto a quei provvedimenti. Ad ogni modo il consigliere Blasi sa bene che gli atti amministrativi sono frutto dell’assetto normativo e che, finché quell’assetto non varia, dirigenti e funzionari vi si devono attenere. Alla politica spetta lavorare sulle leggi e, quindi, se egli ritiene che vada modificata quella sull’ecotassa cominci a fare delle proposte concrete”. Così l’assessore regionale Domenico Santorsola risponde al Consigliere Pd sul tema dell’ecotassa.
“Non sfuggirà a chi vuol andare oltre i proclami populistici di bassa lega, che l’ordinanza del Tar sulle determine dirigenziali ne sospende l’efficacia non entrando nel merito dei provvedimenti ma in relazione alla pendenza dinanzi alla Corte Costituzionale del ricorso principale opposto dai comuni salentini. Nessuna figuraccia, quindi, ma un atto dovuto rispetto all’iter procedimentale in corso sul quale, spiace dirlo, si tenta di fare chiasso tacendo che, chi ricorre, non riesce neppure a elevare i propri dati di differenziata tentando di rientrare nelle fattispecie delle leggi approvate negli anni scorsi per alleggerire la pressione del tributo, come hanno fatto quasi tutti gli altri comuni pugliesi (solo 20 ne sarebbero esclusi). Senza entrare troppo nel dettaglio – spiega Santorsola – devo però chiarire che le determine non facevano altro che applicare la legge con cui il Consiglio Regionale aveva tentato di calmierare la pressione dell’ecotassa offrendo l’opportunità ai comuni di adeguarsi ad incrementi progressivi di differenziata”.
“La tesi sostenuta dai comuni ricorrenti, secondo cui nella percentuale di differenziata dovrebbe rientrare anche il materiale recuperato a valle delle procedure di trattamento meccanico dell’indifferenziato, non trova, secondo i tecnici della regione, conferma nell’attuale assetto normativo. Rispetto a questo confronto tra le tesi esiste un contenzioso amministrativo di cui attendiamo il responso. Rimane centrale – conclude Santorsola – il ruolo del Consiglio Regionale e il potere legislativo dell’assemblea a cui, utilmente, un consigliere potrebbe sottoporre ipotesi di modifica della legge, laddove ritenuta non efficace. Rilevo, tuttavia, che da questo ruolo di responsabilità, che dovrebbe essere ancora più marcato in un consigliere di maggioranza, si svicola sempre più spesso per dedicarsi ad attività più efficaci sul piano della comunicazione ma meno proficue per il bene pubblico”.

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