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Caos ticket, Cisl, Adiconsum e Fnp scendono in campo per evitare disagi ai cittadini

In questi primi giorni del nuovo anno alle sedi Cisl e Adiconsum regionali (ma anche della federazione dei pensionati) sono giunte numerose segnalazioni e richieste di chiarimento sulle migliaia di lettere di recupero dei ticket sanitari non pagati, in particolare per le annualità 2011 e 2012, che il servizio sanitario regionale sta inviando ai cittadini lucani. A denunciare il fenomeno – che sta inquietando e creando allarmismi tra lavoratori, pensionati e famiglie – Cisl, Adiconsum e Fnp Cisl che hanno interessato della questione anche il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo. La Regione, intanto, proprio su sollecitazione della Cisl ha convocato per domani alle 17:30 uno specifico incontro sulla questione. Stamane a Potenza si è tenuta una conferenza stampa con il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, il segretario generale della Fnp Cisl, Enzo Zuardi, e i responsabili Adiconsum, Salvatore Telesca e Rossella Oddone.
Dalle verifiche effettuate dal sistema tessera sanitaria, attraverso le banche dati dell’Agenzia delle Entrate, del ministero del Lavoro e dell’Inps, sarebbe emerso che il reddito delle famiglie coinvolte non consentiva l’esenzione dal pagamento dei ticket su farmaci e prestazioni sanitarie. In alcuni casi si tratta di rimborsi di somme esigue, ma in molti altri vengono richieste cifre ben più alte che arrivano a un migliaio di euro, mettendo in grave difficoltà le famiglie già colpite dalla durissima crisi economica.
La ricezione delle suddette comunicazioni ha creato un giustificato allarmismo tra i cittadini che si sono riversati nelle sedi dei sindacati, delle associazioni dei consumatori, dei commercialisti, dell’Agenzia delle Entrate e dei medici di base per avere delucidazioni in merito. A rendere ulteriormente complessa la situazione, soprattutto per i più anziani, sono le modalità previste dall’Asp per presentare un eventuale ricorso. La stessa azienda sanitaria, infatti, invita i cittadini a scaricare il relativo modello disponibile sul sito istituzionale o in alternativa a recarsi presso gli sportelli distrettuali aziendali, presupponendo che tutti abbiano un accesso ad internet e la possibilità, nonostante l’età, di spostarsi agevolmente.
Cisl, Adiconsum e Fnp Cisl di Basilicata se, da un lato, ritengono che debba considerarsi meritoria un’operazione di contrasto ai cosiddetti “portoghesi del ticket”, che consenta di recuperare crediti ed individuare evasori, con la concreta possibilità, si spera, di reinvestire tali importi in servizi a favore dei cittadini, dall’altro, chiedono con forza che vengano ridotti al minimo i disagi per le categorie più deboli, attraverso l’attenta verifica dei singoli casi e degli importi richiesti.
Cisl, Adiconsum e Fnp Cisl chiedono alla Regione Basilicata un differimento del termine richiesto ai cittadini per il pagamento del dovuto, portandolo da 30 ad almeno 90 giorni, così come del resto avvenuto in altre realtà regionali (Lazio). La richiesta di tale differimento temporale sarebbe giustificata dal fatto che, a monte di tale situazione, sussiste una preliminare scarsissima informazione agli utenti da parte delle Asp coinvolte, oltre che una quasi inesistente verifica delle sussistenza dei requisiti, sia all’atto della domanda di esenzione, sia nella fase precedente la emissione dei bollettini di pagamento. Richiesta, inoltre, con urgenza, la convocazione di un tavolo specifico che veda la partecipazione di Cisl, Adiconsum, Fnp, Regione, Asp, Agenzia delle Entrate e Inps.
L’obiettivo è la costituzione di uno sportello di conciliazione dedicato, attraverso una specifica convenzione con l’Adiconsum, che consentirebbe una notevole riduzione dei disagi, soprattutto per gli utenti, ma anche per gli operatori degli sportelli Asp, per lo più impreparati a gestire la mole di lavoro che si andrebbe a sommare alle molteplici prestazioni erogate quotidianamente. Tale soluzione garantirebbe una procedura di risoluzione snella che ridurrebbe i tempi di gestione dei singoli ricorsi, evitando ai cittadini file estenuanti agli sportelli ed ulteriori costi.

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