In fiamme il mobilificio ‘Stock-In’ di Statte
Un grosso incendio divampato intorno alle dieci di giovedì mattina ha completamente bruciato l’intero deposito del mobilificio ‘Stock-In’ di Statte. Le fiamme alimentate dai mobili e suppellettili di legno, hanno creato colonne dense di fumo visibili anche dalla vicina città di Taranto. Da una prima sommaria ricostruzione dei fatti, a dare origine alle fiamme sarebbe stato un cortocircuito dell’impianto elettrico. I Carabinieri della stazione di Statte e del comando provinciale di Taranto che hanno condotto le indagini, escludono l’origine dolosa. I militari giunti sul posto con l’allertamento dei Vigili del Fuoco, hanno raccolto la testimonianza di alcuni lavoratori che stavano eseguendo delle riparazioni all’impianto elettrico del deposito di mobili, e pare che qualcuno abbia assistito allo scintillio di una parte elettrica che ha poi generato le fiamme. Il forte odore di bruciato e il fumo hanno indotto i lavoratori ad abbandonare lo scantinato e lanciare l’allarme. Fortunatamente non ci sono stati feriti ma solo danni piuttosto ingenti, che sono in via di quantificazione. Sul posto sono intervenute diverse squadre dei Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia Municipale e personale della Protezione Civile. Le operazioni di spegnimento sono state particolarmente difficili poiché il deposito dove si è sviluppato l’incendio si trova nel piano interrato della palazzina che ospita sui due piani soprastanti l’esposizione del mobilificio e gli uffici. I Vigili del Fuoco hanno mobilitato praticamente tutti i mezzi e uomini in servizio; le squadre Antincendio erano supportate da quattro autobotti compresa una chilolitrica da 25mila litri che viene impiegata nei casi eccezionali.
I pompieri hanno avuto difficoltà ad accedere nei locali sottostanti per via del fumo che invadeva tutti gli ambienti. Per questo sono state utilizzate circa trenta bombole di aria per i respiratori. Per assicurare le emergenze in altri luoghi, la direzione dei vigili del fuoco ha allertato i distaccamenti della provincia chiamati ad intervenire anche in città.
Dopo lo spegnimento delle fiamme con enorme quantità di liquido schiumogeno, i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a lungo per bonificare gli ambienti e mettere in sicurezza la palazzina che è stata momentaneamente interdetta alle persone.