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Emiliano oggi al primo forum nazionale su portualità e logistica

Ecco l’intervento integrale del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al primo Forum nazionale sulla Portualità e Logistica, oggi a Bari, alla presenza del Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio.
“Da sindaco della città di Bari per dieci anni sono stato assertore di molte delle idee che oggi vedo con molta commozione realizzare. La Puglia intera  è una regione mite e combattente. Come Taranto, come i nostri militari, come le nostre forze dell’ordine, questa è una comunità di più di 4 milioni di persone che ha sempre vissuto obbedendo, con intelligenza, senza farsi sfuggire le occasioni che la storia ci ha dato, ma anche soffrendo dei problemi degli altri paesi.
Questo porto è stato completamente restituito al suo uso grazie a molti ufficiali della marina militare italiana che, immolando la loro vita, lo bonificarono dalle bombe chimiche. Questo è lo spirito con il quale noi svolgiamo le nostre funzioni.
Potrei parlare di quello che è stato il 9 settembre del 1943, il primo atto della Resistenza proprio in questo porto, quando i ragazzi di Bari vecchia fermarono e catturano, senza ucciderli, interi plotoni di tedeschi che volevano farlo saltare in aria.
Desideriamo che ci sia spirito di collaborazione col governo, che è fondamentale. Anche perché l’armonia istituzionale vige in questa regione da tanti anni e ci consente di avvicendare presidenti, sindaci, grazie a una visione del futuro comune, che è stata il segreto del successo di questa regione.
In  un periodo che è stato forse il peggiore della storia della Repubblica, siamo diventati una regione di riferimento nel sud Italia, in grado di spendere al 100% i fondi europei Fesr e Fse, abbiamo una efficienza che non può essere mortificata dall’idea che si spenda meglio a Roma ciò che noi spendiamo già benissimo qui. Siamo allenatissimi, non ci sono stati scandali e, grazie anche alla fondamentale presenza delle forze dell’ordine, continuiamo a sorvegliare per cercare di capire se qualcuno si comporta male. Siamo affidabili e abbiamo voglia di realizzare queste opere, anche sollevando il centro dal peso della loro realizzazione.
Inutile dire che il porto di Taranto in questo momento è la cosa che emoziona di più tutta la Puglia. Perché vedendolo per la prima volta da mare insieme a Lei Signor Ministro  ho immaginato quello che potrebbe accadere all’imprenditoria pugliese, attraverso quella straordinaria piattaforma logistica collegata a un aeroporto con la più lunga pista di atterraggio, che già fa viaggiare i nostri prodotti, come accade con le carlinghe del dreamliner. Sono molti gli investimenti che le imprese pugliesi stanno realizzando proprio in questo settore. C’è una pressione positiva da parte delle nostre università, dei nostri studiosi, dei centri ricerca.
Così come c’è bisogno del coraggio delle imprese locali: le grandi major internazionali non hanno mai smesso di interessarsi a noi, hanno utilizzato bene i fondi strutturali e investito. Adesso vorremmo che le imprese più piccole e nazionali siano in grado, anche attraverso formule di pubblico-privato, di prendere in mano questa grande potenza economica e portarla a una evoluzione.
La regione Puglia è li come una sorella che cura ognuno di questi passaggi, sapendo rispettare il protagonismo dei sindaci così come del governo, ma facendo in modo che il territorio non sia mai dimenticato e che quel concetto di prossimità, che è fondamentale nel governo delle grandi strategie, rimanga un nodo centrale della nostra mentalità operativa.
Noi abbiamo affrontato ogni fase strategica di questa regione tenendo insieme pubblico, privato, sindaci, regione e governo, anche quando le maggioranze politiche non erano omogenee.
Mi auguro, e la mia disponibilità è formale e ufficiale, che questa nuova idea formidabile di dar vita alle Autostrade del Mediterraneo dia la possibilità a questo piano strategico, che aspettavamo con grande ansia, di realizzare una riscossa dell’economia italiana.
Noi siamo al posto giusto nel momento giusto nel Mediterraneo, un luogo strategico, divenuto nuovamente centro degli scambi internazionali. Attorno a questi porti possono crescere tutti i tipi di impresa, da quelle che si occupano dell’innovazione tecnologica, a quelle agricole.
E soprattutto i porti possono anche consentirci di essere una grande piattaforma di accoglienza: se realizzeremo quei corridoi umanitari sui quali siamo stati sollecitati a parlare dalla visita di Papa Francesco a Lesbo, siamo in grado di assicurare – se sarà necessario – non solo l’arrivo in sicurezza, pacifico e controllato di tutti coloro che, in stato di emergenza, devono raggiungere l’Unione europea. Ma siamo in grado, grazie alle nostre infrastrutture e ai quattro aeroporti, di distribuire queste persone nei luoghi che ci verranno indicati, secondo principi di equilibrio e di giustizia, assicurando all’economia anche quegli elementi fondamentali per un Paese che sono appunto giustizia e umanità.
Questa è una terra famosa nel mondo perché abbiamo saputo accogliere nel momento del bisogno chiunque abbia bussato alla nostra porta. Economia e potenza dei valori umani sono sempre andati insieme. Non ci sono paesi che riescono a cogliere grandi obiettivi economici senza avere dentro di sé grandissimi valori legati all’umanità e alla propria civiltà.
La Puglia ha questa capacità, utilizzatela perché appartiene al Paese intero. Sentiamo di essere parte di questo bellissimo paese, dalla Val d’Aosta sino a qui, sappiamo obbedire con ragionevolezza e intelligenza, e vogliamo e possiamo dare un grande contributo”.

Rispondendo a margine dell’incontro ai giornalisti, Emiliano ha poi aggiunto che:
“Ho detto al Ministro  che può contare su di noi, su una collaborazione critica ed intelligente che non è mai finalizzata a personali vantaggi della classe politica pugliese. La Puglia ha la schiena dritta, sa quello che deve chiedere, sa quando deve obbedire, precisare, quando deve mettersi al lavoro e portare a casa dei risultati perché altrimenti senza non si è credibili.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la Puglia è oggi un riferimento di tutto il Mezzogiorno, in tutti i settori e questo fa parte di un orgoglio, che non è mio personale, ma di un’intera comunità che da  generazioni che sta facendo il proprio dovere con intelligenza, rispettando le leggi, in  grande  trasparenza.  Questo non è un Mezzogiorno nel quale accadono incidenti di natura morale che compromettano il risultato del nostro lavoro.  Siamo attentissimi: becchiamo e puniamo  chi si comporta male, escludendoli dal circuito della politica e dell’economia”.
Sulla questione della lettera inviata ieri sul Masterplan del Sud, Emiliano ha risposto che “sono certo che Renzi mi risponderà, l’ho scritta appena ieri sera, dategli il tempo”.

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