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Bosco Marengo, grande festa dell’associazione nazionale polizia penitenziaria ANPPE

Grande festa, sabato mattina a BOSCO MARENGO (in provincia di Alessandria), nell’edificio che per anni ha ospitato l’ex carcere minorile. L’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria ANPPE ha infatti premiato GIOVANNI MANCUSO, lucano di Ferrandina in provincia di Matera, Appuntato di Polizia Penitenziaria che giovedì 23 giugno compirà 101 anni ed è tra i più anziani iscritti dell’Associazione dei Baschi Azzurri ANPPE.
Alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose, del Sindaco Gian Franco Gazzaniga, del presidente della Sezione ANPPE DI Alessandria, il Cav.Uff. Antonio Aloia, delle delegazioni delle Sezioni ANPPE del Piemonte e di Cairo Montenotte, il presidente nazionale ANPPE, Comm. Donato Capece, ha consegnato a Mancuso una targa del’Associazione.
“Abbiamo premiato oggi un uomo delle Istituzioni che ha speso la sua vita a rappresentare lo Stato nelle carceri. Mancuso, che raggiunge l’importante traguardo dei 101 anni, è stato un ottimo Appuntato di Polizia Penitenziaria, tra i più longevi soci della Sezione ANPPE. Con la cerimonia di sabato abbiamo sancito l’importante comunione e fratellanza tra il personale di Polizia Penitenziaria in congedo e quello in servizio, a sugello di uno spirito di appartenenza e di orgoglio forti e radicati in tutti noi”, commenta il Presidente provinciale ANPPE Aloia.  Nel corso della sua lunga carriera, Mancuso è stato insignito della Croce al merito di Guerra, della Medaglia d’Argento al merito di servizio e del Distintivo di merito.
“Questa Associazione è un faro di legalità composto da tutti i validi uomini e donne, come Giovanni Mancuso, che hanno servito esemplarmente lo Stato come poliziotti penitenziari con professionalità, spirito di servizio e umanità. Un ruolo difficile e di prima linea, poiché non è cosa facile stare tutti giorni a contatto con le diverse tipologie di detenuti, che rappresentano una popolazione spesso emarginata e dimenticata, con loro però troppo spesso ci si dimentica di chi vive quasi come un recluso, circondato da celle e sbarre come i poliziotti penitenziari”, spiega il Presidente Nazionale dell’ANPPE Capece. “Tra i primi impegni, quello di offrire la nostra disponibilità ai Comuni per concorrere alle attività di protezione civile e di ausilio alle Forze di Polizia nei servizi di prevenzione e sicurezza sul territorio”.
L’ANPPE, presente e molto attiva anche in Basilicata, è l’unica Organizzazione, a livello nazionale, rappresentativa del personale del disciolto Corpo degli Agenti di Custodia e del Corpo di polizia penitenziaria in congedo. Tra le sue finalità statutarie vi sono quelle di tramandare le tradizioni del Corpo; di svolgere e migliorare ogni possibile assistenza sociale, culturale, ricreativa e sportiva; di attuare rapporti di solidarietà; di rinsaldare lo spirito di amicizia tra il personale in quiescenza e quello in servizio; di glorificare i Caduti del Corpo; di contribuire alla prevenzione della criminalità attraverso un’opera d’ordine culturale, politica e sociale; di collaborare con le Istituzioni, gli Enti locali e le Associazioni di categoria in attività di volontariato, di tutela dell’ambiente, di soccorso pubblico, di calamità naturali e di protezione civile. All’ANPPE sono stati concessi lo Stemma e il Gonfalone e, con Decreto del Ministro della Giustizia del 25 febbraio 2010, l’Associazione è stata posta sotto la tutela del Ministero della Giustizia. Da tempo l’ANPPe partecipa, su tutto il territorio nazionale, a cerimonie e a manifestazioni di carattere civile e militare e coopera con gli Enti locali per attività di vigilanza, di controllo, di assistenza e di volontariato, secondo direttive delle varie Amministrazioni, ricevendo sempre soddisfacenti apprezzamenti. Fiore all’occhiello dell’ANPPE è la sua Banda musicale, che si è esibita in occasioni di importanti avvenimenti istituzionali, tra i quali anche alcune visite del Santo Padre in diverse città del Paese.

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