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Presidente Emiliano in commissione consiliare per audizione DDA Bari

Il presidente della Regione, Michele Emiliano ha partecipato questa mattina ai lavori della VII commissione consiliare (Statuto, Regolamenti, Riforme Istituzionali, Rapporti Istituzionali, Sistema delle Autonomie Locali) riunita per l’audizione con i Presidenti delle Camere Penali di Bari, Foggia, Brindisi, Lecce, Taranto e Trani.
“Ringrazio il Presidente della commissione per il lavoro svolto e saluto ai rappresentanti della magistratura del distretto di Corte di appello di Bari e dell’Avvocatura.
“Grazie soprattutto per la volontà di costruire da zero un’ipotesi di intervento di natura politica da parte della Regione, in materie nelle quali, sino ad oggi, non abbiamo mai dare un nostro contributo, se non con quella particolare cautela, probabilmente dovuta alla difficoltà della politica in generale di confrontarsi con il tema della legalità.
“Questa iniziativa permette alla politica di riappropriazione del ruolo che le spetta. Parliamo di una materia gigantesca, nel momento in cui usciamo da specifici settori per affrontare tout court il problema della regolamentazione delle condotte al fine di prevenire reati e, in generale, di diminuire violazioni di legge che non costituiscono reato in senso stretto perché riconducibili a una generale illegalità: problema antico quanto l’uomo e assai complesso.
“Dobbiamo cercare di capire da dove partiamo e dove vogliamo arrivare, senza immaginare che improvvisamente ciò che non era mai stato fatto prima venga realizzato subito in modo perfetto e universale.
“Pensiamo che non sia facile trovare una giusta sintesi che tenga dentro tutte le esigenze, soprattutto in una terra come la nostra nella quale per ragioni storiche agiscono gruppi di criminalità mafiosa organizzata. Questi gruppi incidono variamente sui settori di principale interesse della comunità,( come ciclo dei rifiuti;depurazione acque; smaltimento fanghi; distribuzione acqua; traffici illeciti di droga e armi) o si interessano al controllo delle carceri per il proselitismo criminale o, ancora, sfruttando ogni defaillance dello Stato in termini di giustizia e legalità ed alimentando una “cultura” che sostiene di non “perdere tempo con uno stato iniquo”.
“Soprattutto nelle grandi periferie urbane della Puglia si continua ad avere una cospicua presenza criminale che si rifà ad antiche tradizioni, che poi addirittura si incarnano in figure capaci di rivitalizzare questi traffici.
“Qui nasce l’opzione dell’antimafia sociale, a partire dai bambini e dalla loro educazione. Perché statisticamente nascere in un quartiere piuttosto che in un altro può aumentare le probabilità di essere coinvolti in attività mafiose. Non possiamo disporre di strumenti di indagine come la commissione antimafia nazionale, ma abbiamo moltissimi campi di intervento che consentono di svolgere, senza interferire, un ruolo importante.
“Questa sarà un’attività di coinvolgimento della Magistratura e delle Forze dell’ordine.
“Per quanto riguarda le attività materiali deve esserci un secondo terreno di intervento.
“La Regione Puglia in passato ha ottenuto il record per il maggiore accertamento di reati ambientali, grazie anche al sostegno finanziario alle investigazioni delle forze dell’ordine, determinando così una sostanziale diminuzione di eco reati.
“Un altro punto è rendere trasparente la pubblica amministrazione: questo governo ha già approvato un disegno di legge per la regolamentazione dell’attività di lobbying. E’ previsto, tra l’altro,un registro pubblico nel quale è obbligatorio tracciare tutti gli incontri tra i portatori di interesse ed i componenti del governo o i funzionari, in modo che tutti possano sapere. Previste sanzioni in caso contrario.
“Sulla questione del conflitto di interesse c’è bisogno di una legge precisa che dia degli indirizzi comportamentali, con sanzioni vere e proprie quanto meno per stigmatizzare alcuni di questi.
“La Regione Puglia da anni fa di tutto per far emergere le eventuali illegalità interne sulle questioni di diretta responsabilità costruendo attorno a questa ferma volontà, l’immagine stessa della regione.
“Il rapporto della regione con i cittadini è fondato su legalità e responsabilità. In questo senso il governo si mette è a disposizione del Consiglio perché tutto ciò sia evidente in ogni atto della nostra regione”
È fondamentale che nell’attività politica ci sia la stessa mentalità che esiste in altri luoghi definiti dalla Costituzione come la tutela del principio di legalità e stato di diritto.
Devo ringraziare tutti i magistrati pugliesi che hanno contribuito a fare, in 30 anni, della Puglia un luogo nel quale il rapporto tra la comunità e la criminalità organizzata non è tragico come in altre realtà. Questo non è avvenuto per caso ma grazie a uno sforzo che è diventato esempio per le generazioni successive” ha detto il presidente Emiliano.

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