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Il Map di Brindisi prossimo alla chiusura

“É triste constatare che c’è chi ancora crede nella favole, o chi continua a dire che “con la cultura non si mangia” o peggio ancora, chi si ostina a voler svendere la propria identità culturale e il proprio futuro alla solita multinazionale di turno, quell Enel madre di un ricatto occupazionale perpetuo e vista ancora dai più fragili come l’unica ancora di salvezza per i mali della nostra comunità” – Si esprime con delusione e rammarico il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti in merito all’imminente chiusura del museo MAP (Mediterraneo dell’arte presente) e alle dichiarazioni rilasciate del deputato Cor Nicola Ciracì – “Fa sempre piacere quando un rappresentante istituzionale della nostra provincia interviene per provare a dare una soluzione ad un problema, magari però, una presenza più costante sul territorio ed un rapporto più diretto con i cittadini di Brindisi gli avrebbero evitato delle dichiarazioni a mio avviso audaci. La comunità brindisina, infatti, con non poca fatica cerca da tempo di liberarsi da quella concezione compensativa nei confronti di Enel che sino ad oggi ha visto la bilancia della vita tesa solo nella sua direzione. ”
Tiene a precisare il vice presidente della VI Commissione Cultura che – “La chiusura del MAP non fa piacere a nessuno e va assolutamente evitata, ed è proprio per scongiurare la perdita di una delle realtà culturali più affermate del nostro territorio che già lunedì, insieme ai neo consiglieri comunali del m5s Stefano Alparone ed Elena Giglio, abbiamo inviato una pec al sindaco Carluccio chiedendo un incontro con lo scopo di instaurare subito un interlocuzione tra Arcidiocesi, MAP e Comune al fine di valutare le possibili strade alternative. Crediamo, infatti, che il rischio di essere “scippati” di una collezione di oltre 50 tra sculture di arte contemporanea e opere pittoriche di artisti locali, sia realmente elevato”.
Il consigliere regionale brindisino dichiara inoltre che – “sono numerosi gli immobili a disposizione del Comune che potrebbero essere donati in comodato d’uso gratuito al MAP, lasciando intatta una gestione che ha ampiamente dimostrato in questi anni di saper ottenere, in autonomia, degli ottimi risultati. Riteniamo altrettanto importante, però, che la collezione debba essere accolta anche in una struttura che rispecchi il valore culturale ormai acquisito e riconosciuto” – e conclude con auspicio “Infine vorrei ricordare che a Brindisi, iberi cittadini, imprenditori, associazioni e altri soggetti hanno data ampia dimostrazione di come, per fare Cultura nel senso più alto del termine, non ci sia bisogno di scendere ai soliti compromessi compensativi con la solita multinazionale. Il mio auspicio più grande è che non sia questo l’indirizzo che la nuova amministrazione voglia dare al territorio, altrimenti, per l’ennesima volta, il tanto declamato riscatto sociale per i miei concittadini sarà ancora una strada tutta in salita.”

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