Anci Basilicata sollecita la giunta regionale ad alimentare il Fondo di Coesione Interno per i Piccoli Comuni Lucani
“Anche quest’anno l’Anci Basilicata, pur consapevole delle tante difficoltà di bilancio, sollecita la Giunta e l’intero Consiglio Regionale affinché in fase di assestamento del bilancio regionale venga alimentato il Fondo di Coesione Interno per i piccoli Comuni Lucani”. Lo affermano, in una nota, Felicetta Lorenzo e Salvatore Adduce, rispettivamente coordinatore regionale e presidente dell’Anci Basilicata.
“È utile ricordare che l’operato dei Piccoli Comuni è stato spesso ridotto ai minimi termini (prevalentemente pagamento stipendi ed utenze) a causa dei ripetuti tagli lineari degli anni scorsi applicati dal Governo nazionale. I piccoli comuni non riescono più ad erogare persino i servizi essenziali e si vedono costretti a ridurre servizi e prestazioni sociali nel momento in cui proprio a causa della crisi questi ultimi sono ancor più necessari.
Il Fondo di Coesione della Regione Basilicata a favore dei comuni, viceversa, ha contribuito meritoriamente – evidenziano – a far sì che gli Enti Locali più deboli potessero erogare servizi importanti quali compartecipazione a SAD e SAP, rafforzare i servizi sociali, contribuire alle primarie necessità dei cittadini più bisognosi, servizio scuolabus e/o mensa scolastica, decoro urbano.
Cogliamo l’occasione per ribadire la necessità che tale fondo possa essere esteso ai comuni fino a 3000 abitanti anche in armonia con quanto previsto dalla legge n.56 del 2014. A tal proposito si suggerisce la modifica dell’art. 2 della disciplina del fondo di coesione interno approvato dal consiglio regionale con delibera n. 354 del 09/09/2012. Si tratta solo di una boccata di ossigeno per 79 piccoli comuni (ad oggi i comuni beneficiari fino a 2500 abitanti sono 70) che consentirà alle realtà di minore dimensione demografiche di poter continuare ad erogare servizi essenziali e prestazioni sociali alle proprie comunità”.