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Alessandro Bratti: “Al Cova di Viggiano fatti passi avanti”

La situazione del centro oli di Viggiano (PZ) dell’Eni – capace di trattare circa 75 mila barili al giorno di petrolio – è oggi “più confortante” di quella che la Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti e gli illeciti ambientali trovò tre mesi fa, quando l’impianto era bloccato per i sequestri decisi nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata. Lo ha detto ai giornalisti il presidente della Commissione, Alessandro Bratti (Pd), che ha definito “ottimo il lavoro svolto dalla Procura della Repubblica che – ha aggiunto – ha dialogato con l’Eni per risolvere le criticità sulle quali si erano appuntate le riserve dei consulenti dei pubblici ministeri”. La Commissione parlamentare ha constatato che “passi avanti” sono stati fatti anche nei controlli che la Regione Basilicata, attraverso l’Arpab, potrà fare a Viggiano: “Tre mesi fa – ha spiegato Bratti – trovammo l’Arpab in uno stato di debolezza inaudita”.

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